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AUSILI E TECNOLOGIE NEGLI INTERVENTI DI CAA

del: 24/11/2011

Dott.ssa Cristina Sassi

Con l’articolo di questo mese riprendiamo un discorso già affrontato in precedenza, ma che intendiamo riproporre in quanto il campo dell’utilizzo delle tecnologie negli interventi di CAA è in costante evoluzione.

L’uso di strumenti poveri in comunicazione aumentativa alternativa è sempre più supportato da strumenti tecnologici in grado di velocizzare e semplificare la creazione di tabelle o l’utilizzo del codice alfabetico: software come Boardmaker consentono di creare tabelle cartacee più velocemente utilizzando la libreria dei simboli PCS che è disponibile in digitale. Anche Bliss e Symbolstix sono oggi tradotti in italiano e disponibili in digitale. Presto saranno affiancati anche dalla libreria di simboli Widgit.

 

Più semplice è l’utilizzo di strategie (come la predizione di parola da parte dell’interlocutore) con l’uso del codice alfabetico tramite etran ed indicazione con lo sguardo ma anche in questo caso non è escluso l’utilizzo della tecnologia per velocizzare il procedimento, come ad esempio lo strumento Megabee.

Anche la scelta dei VOCAS (comunicatori con messaggi registrati associati) si amplia ed aggiorna progressivamente (è nel frattempo entrato sul mercato una versione dei popolari Go Talk che prevede anche la scansione: Go Talk Express 32), mentre finalmente cominciano a diffondersi anche in Italia i comunicatori con display dinamico che ampliano enormemente le possibilità di comunicare degli utilizzatori, affrancandoli dall’utilizzo di una postazione fissa al PC sul quale venivano inizialmente utilizzati i software di comunicazione.

Fino a qualche tempo fa era assai popolare l’utilizzo di un software aperto, Clicker 4, anche per la costruzione di tabelle di comunicazione ad albero. La nuova versione del software, Clicker, fortemente indirizzato verso la didattica, ha reso più complesso l’utilizzo del software per la costruzione di tabelle di comunicazione soprattutto in presenza di difficoltà motorie. Questo, d'altro canto, lo ha reso estremamente appetibile per le scuole, ampliandone l'utilizzo a tutta la classe.

Parallelamente hanno continuato a diffondersi software nati per favorire la comunicazione (Mind Express, The Grid, Comunica ecc).

Questi software, appositamente predisposti per favorire la comunicazione sia in soggetti che utilizzano il codice simbolico, sia per chi utilizza il codice alfabetico, prevedono generalmente la possibilità di utilizzo anche per chi presenta severe compromissioni motorie e consentono di utilizzare diverse strategie per velocizzare la composizione dei messaggi, sempre in associazione alla sintesi vocale. Alcuni di questi software, poi, presentano un modulo grammaticale che consente una comunicazione più naturale tramite la concordanza di soggetto e verbo (presente, passato, futuro), genere (maschile e femminile) e numero (plurale e singolare).

La possibilità di utilizzare questi software su supporti facilmente trasportabili, resistenti, con una buona autonomia di lavoro e di utilizzo immediato ed intuitivo ha fatto sì che finalmente le competenze acquisite durante il percorso di CAA potessero essere sempre più spese in contesti ed ambienti diversi, e non più limitate all’ambiente domestico, scolastico o ambulatoriale.

Questi dispositivi, chiamati  comunicatori con display dinamico, presentano generalmente caratteristiche comuni: 

Aspetto di un computer standard (tablet PC) compatto con monitor di ampiezza tra gli 8 e i 15 pollici (per avere la caratteristica della trasportabilità).

Touch screen (schermo tattile) integrato.

Facilità di ancoraggio alla carrozzina.

Presenza di ingressi diretti per sensori esterni per l'utilizzo a scansione

Durata delle batterie che ne consenta l'utilizzo per un periodo prolungato.

Audio regolabile per avere la possibilità di alzare il volume affinché il messaggio sia udibile in diversi contesti.

Robustezza.

Display visibile in diverse condizioni di luminosità, specialmente all'esterno

RAM potente che consenta l’utilizzo della sintesi vocale senza causare rallentamento del sistema. La buona potenza della macchina diventa assolutamente indispensabile in caso di utilizzo con un sistema di puntamento oculare.

A queste caratteristiche si associano quelle del software di comunicazione con il quale vengono utilizzati e che in alcuni dispositivi è già installato e ne fa parte integrante (come ad esempio i comunicatori con display dinamico del produttore JABBLA).

In molti casi è possibile utilizzare soluzioni low cost, installando i software su comuni tablet pc che si trovano comunemente sul mercato.

In questo caso, è assolutamente consigliabile richiedere una prova di utilizzo del dispositivo per verificane le caratteristiche tecniche. Questo per non incorrere in problemi di compatibilità del sistema con il software che si intende installare e per verificare che lo strumento consenta un reale utilizzo in diversi contesti. L’uso in ambienti e contesti diversi infatti può essere fortemente penalizzato da una durata limitata delle batterie, dalla necessità di installare periferiche che lo rendano difficilmente trasportabile, dall’audio non adatto per l’uso in contesti rumorosi, dalla visibilità limitata del monitor in ambienti luminosi. In alcuni casi è inoltre importante verificare l’accessibilità tramite scansione nel caso sia la modalità di accesso prescelta. Non ultima occorre valutare la possibilità di trasportare il dispositivo in sicurezza senza penalizzarne l’utilizzo immediato al bisogno.

Un altro utile accorgimento è quello di procedere con attenzione agli aggiornamenti del sistema operativo quando sul dispositivo sono installati software specifici per la disabilità, in quando l’installazione di nuovi componenti può interferire, a volte, coi software già installati.

Non a caso alcuni dispositivi con display dinamico (come ad esempio Zingui), pur essendo a tutti gli effetti dei computers, si presentano come sistemi chiusi che si aprono e chiudono tramite la semplice pressione di un pulsante direttamente sul software di comunicazione per funzionare con quale sono stati appositamente progettati.

I software di comunicazione, e molti comunicatori con display dinamico, sono poi sempre più orientati a consentire attività alternative alla comunicazione, come ad esempio l’utilizzo di posta elettronica, del telefono, il comando dei dispositivi a raggi infrarossi, la gestione integrata del comando oculare. Tutte queste funzioni, benchè disponibili nel software, devono ovviamente essere supportate dall’hardware sul quale il software è installato (modulo a infrarossi, connessione internet, bluetooth, comando oculare ecc.).

Infine un accenno ad un nuovo panorama che si va aprendo e che non è possibile trascurare, rappresentato dalle nuove opportunità offerte dai nuovi IPad e similari.

Questi dispositivi leggeri e facilmente trasportabili possono trasformarsi in buoni strumenti per la comunicazione, a patto che l’utilizzatore presenti difficoltà non gravi.

Occorre precisare che al momento i software di comunicazione in commercio non sono utilizzabili indifferentemente su piattaforma Windows, Android, Apple.

Esistono però già in commercio alcune apps per la comunicazione utilizzabili su Apple, mentre sono diverse anche le applicazioni scaricabili gratuitamente che possono essere adattate a chi presenta bisogni speciali.

In questo caso risulta difficile fornire indicazioni generiche, in quanto le soluzioni, potenzialmente molto numerose, vanno però ricercate per ciascun soggetto e costruite su misura, non esistendo al momento soluzioni flessibili ed adattabili alle più diverse difficoltà (motorie, cognitive, sensoriali) come lo sono i software dedicati attualmente disponibili su piattaforma Windows.

 

Non bisogna dimenticare, concludendo, che i dispositivi per la comunicazione sono prescrivibili tramite il Servizio Sanitario.

Al momento, in mancanza di un adeguamento del Nomenclatore Tariffario, siamo però in presenza di un paradosso: le cifre stanziate dalle singole Aziende Sanitarie generalmente non coprono il costo dei dispositivi con display dinamico attualmente in commercio e regolarmente iscritti, come prevede la normativa, al Repertorio dei Dispositivi Medici. Una soluzione a basso costo, eventualmente costruita su misura per un singolo utente e costituita, ad esempio, da un IPad con tastiera a video, non sarebbe però acquistabile da una Azienda Sanitaria in quanto il dispositivo così composto non appartiene ai Dispositivi Medici.

Rimaniamo quindi in paziente attesa dell’uscita del nuovo Nomenclatore Tariffario, sperando in un adeguamento dello stesso alle nuove tecnologie, decisamente cambiate rispetto alla versione, ancor oggi in vigore, che risale al 1998.

 

Cristina Sassi c.sassi@leonardoausili.com

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