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LA SCELTA DI AUSILI INFORMATICI PER CONSENTIRE L'ACCESSO AL PC: ANALISI DI UN CASO II

del: 08/11/2006

Dott.ssa Vittoria Stucci

Date le numerose richieste che abbiamo ricevuto dopo la pubblicazione del mese di dicembre dell'anno scorso (“La scelta di ausili informatici per consentire l'accesso al PC: analisi di un caso ), abbiamo deciso di dedicare anche l'articolo di questo mese all'analisi di un caso. Si tratta di una valutazione effettuata a favore di una ragazza di 17 anni; la richiesta principale riguardava la valutazione di un sistema che le consentisse di accedere al PC per potenziare le autonomie e per la stimolazione cognitiva generale.

Abbiamo deciso di trattare questo caso perché la diagnosi della ragazzina, che chiameremo Lucia, evidenzia problematiche su diversi piani: cognitivo, socio/relazionale, motorio e sensoriale.

Dalla scheda di osservazione compilata dalle operatrici che la seguono (per maggiori informazioni è possibile visionare l'articolo Scheda di osservazione ragionata per la scelta di ausili informatici”) emerge che gli aspetti maggiormente compromessi sono quello visivo e quello cognitivo e socio/relazionale.

Rispetto al primo punto viene infatti indicata una condizione di cecità con la sola percezione di forti contrasti luce/ombra.

Relativamente al secondo aspetto viene indicata un'età mentale più bassa di quella cronologica anche se difficile da quantificare (ritardo intellettivo di grado medio); sono inoltre segnalati comportamenti di tipo “autistico” descritti come “chiusura nel proprio mondo e isolamento…”

 

Osservazione

Il problema più evidente, relativo all'utilizzo del computer da parte di Lucia, sembra essere la difficoltà di interazione con le altre persone. In altre parole, la ragazza non segue le indicazioni di persone di cui non ha completa fiducia. Attualmente, la persona che ottiene risposte migliori è senza dubbio il papà con il quale svolge alcune attività ludiche al computer (corsi multimediali di lingue o altre attività che comprendono l'utilizzo del microfono e dell'uscita vocale).

Da un punto di vista motorio la ragazza non sembra avere particolari problemi nell'utilizzo di una tastiera, ma il deficit visivo rende impossibile l'identificazione dei tasti anche nel caso di tastiera semplificata a tasti grandi; l'esplorazione tattile spaziale non è sicuramente   tale da rendere efficace l'utilizzo di tale dispositivo.  

Ciò che da subito è apparso evidente è che con le persone con cui ha maggior confidenza, se opportunamente stimolata, Lucia risponde apparentemente in modo adeguato alle specifiche richieste. Viene segnalata una quasi totale assenza di iniziativa personale, sia comunicativa che di azione, soprattutto per quanto riguarda le attività didattiche.

Prove effettuate

Inizialmente abbiamo cercato di verificare la sua capacità di eseguire un compito molto semplice azionando un tasto di superficie ampia come ad esempio Big Buddy (produttore Tash); si è provato dunque l'accesso al PC a scansione automatica: un indicatore luminoso si sposta automaticamente ed in successione su alcuni bersagli ed il soggetto effettua la selezione dell'item prescelto premendo il pulsante quando l'indicatore è posizionato su di esso. Per avere la possibilità di impostare questo particolare sistema di input è necessario utilizzare dei programmi dedicati. Abbiamo dunque scelto di effettuare alcune prove con Clicker 4 (produttore Crick Software) che consente di creare tabelle a video variando a piacimento il numero di bersagli, il contenuto degli stessi e la modalità di selezione.

Impostando la modalità a scansione automatica, un indicatore si muove in successione, secondo un tempo predefinito, evidenziando uno ad uno tutti i bersagli. Nel caso di Lucia è stato necessario impostare anche il ritorno vocale al passaggio dell'indicatore: un messaggio registrato suggerisce il contenuto dell'area sensibile evidenziata. Alla ragazza è stato richiesto di premere il pulsante quando l'indicatore si posizionava sull'area prescelta.

In un primo momento si è chiesto a Lucia di azionare il tasto in maniera casuale per riprodurre della musica associata alle celle della griglia in prova, ma la cosa non ha sortito particolare interesse.

Come seconda prova abbiamo creato una griglia semplificata con le sole lettere del nome di Lucia ed il tasto spazio. La griglia è stata configurata a scansione manuale a due sensori: le pressioni successive del primo pulsante producono lo spostamento dell'indicatore da una cella all'altra, l'attivazione del secondo pulsante causa la selezione dell'area sensibile su cui è posizionato l'indicatore. Anche in questo caso abbiamo impostato il feedback acustico al passaggio dell'indicatore ed il ritorno in voce dell'area selezionata. È inoltre possibile impostare la sintesi vocale che rilegge tutta la parola scritta dopo aver selezionato l'ultima casella. Nel caso di Lucia il ritorno in voce, durante e dopo la selezione, è una aspetto fondamentale. Lucia ha riprodotto il suo nome in Clicker 4 mostrandosi molto soddisfatta quando il software lo rileggeva.  

Conclusioni

Con il supporto del centro che segue la ragazza, il coinvolgimento dell'insegnante di sostegno e della famiglia, che consentirà a Lucia di effettuare delle attività anche a casa, è stato quindi proposto il programma Clicker 4 grazie alla possibilità che offre di creare moduli didattici personalizzati. In questa fase riteniamo funzionali dei pulsanti di grandi dimensioni per facilitarne la percezione e per meglio compensare il deficit motorio.

Il software dovrà essere programmato con scansione manuale a due sensori con feedback acustico durante le operazioni di scansione e dopo la selezione.

Per ciò che riguarda l'apprendimento della lettoscrittura è possibile creare delle griglie con le lettere per la composizione di parole oppure delle griglie con le parole (soggetto, verbo, complemento) per la composizione di frasi, etc. Inizialmente consigliamo di partire con pochi stimoli conosciuti; il livello di difficoltà potrà poi essere variato sulla base dei progressi della ragazza.

E' possibile creare inoltre delle griglie anche per altre attività: ad esempio per la scelta di brani musicali o per l'ascolto di storie (questi sono alcuni degli interessi riferiti); la proposta di attività strutturate partendo dagli interessi della ragazza e da stimoli familiari consentirà di accrescere la motivazione all'utilizzo del PC.

Questo è un esempio di come un sistema, il software Clicker 4 o comunque un programma “aperto” con l'accesso a scansione ed un particolare sistema di input, spesso utilizzato in determinate patologie (prevalentemente cognitive e/o motorie) possa essere proposto, con gli opportuni adattamenti, anche se le esigenze sono diverse. Nel caso di Lucia non è stato possibile pensare ai sistemi che di norma vengono proposti ai non vedenti per la presenza di altre difficoltà “importanti” oltre al deficit visivo.

 

Dott.ssa Vittoria Stucci  

  

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