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SCHEDA DI OSSERVAZIONE RAGIONATA PER LA SCELTA DI AUSILI INFORMATICI

del: 28/03/2000

Dott.ssa Cristina Sassi

La scelta di un ausilio informatico va compiuta a seguito di una attenta osservazione dell'utente e ad una analisi dei suoi bisogni, cui fanno seguito alcune ipotesi di utilizzo o adattamento di strumenti, seguite da una opportuna verifica dell'efficacia degli stessi.

Il motivo per cui si è deciso di utilizzare il computer guida tutto il processo di consulenza.

Riportiamo di seguito la scheda di osservazione che chiediamo venga compilata prima di una consulenza: in base a questi dati viene poi preparato l'incontro finalizzato a proporre e testare strumenti e accorgimenti specifici (precedentemente discussi in équipe sulla base delle informazioni fornite dalla scheda compilata).

Per ogni voce (in neretto) sarà fornita una spiegazione (in corsivo) volta a fornire indicazioni su come ciascuna informazione può essere valutata al fine di costruire le ipotesi di scelta di ausili e adattamenti.

Data di nascita

Scolarità o classe frequentata

Diagnosi

è opportuno conoscere la diagnosi esatta in quanto molti aspetti legati a diverse sindromi e patologie possono non risultare evidenti ad una prima osservazione. In particolare occorre considerare che a volte ci si può trovare in presenza di una epilessia sintomatica, secondaria a lesioni di varia origine, aspetto che deve essere tenuto in considerazione nella scelta delle impostazioni audio e video dei software, che in alcuni rari casi possono risultare epilettogeni.

Motivo per cui è stata richiesta la consulenza

l'analisi del motivo per il quale viene chiesta la consulenza dovrà indirizzare tutto il processo di costruzione di ipotesi. Diverse saranno le esigenze di persone che, pur presentando uguali problemi nel gestire il computer, vogliono attraverso questo strumento raggiungere obiettivi diversi nel lavoro, nel tempo libero, nei rapporti sociali, nello studio ecc. Ad esempio, se un bambino vuole utilizzare il computer soprattutto per avere accesso ai software di gioco, sarà di estrema importanza la scelta del sistema di puntamento; diversamente, se l'obiettivo è quello di facilitare la scrittura, sarà la scelta della tastiera l'obiettivo prioritario da raggiungere. Occorre a tal fine tenere presente che una seduta di prove può risultare in alcuni casi stancante, e non sempre è possibile suddividerla in più sessioni. E' necessario quindi che le energie fisiche e attentive dell'utente vengano utilizzate al meglio privilegiando nelle prove gli strumenti più strettamente necessari.

POSTURA

una corretta postura risulta di importanza fondamentale per i casi in cui patologie di varia natura compromettano la capacità di controllare i movimenti. A volte, se la persona presenta una grave compromissione motoria, l’unica possibilità di interagire con l’ambiente esterno è legata all’identificazione di almeno un movimento volontario residuo. Questa identificazione è possibile soltanto se la persona è messa nella miglior condizione possibile per poter spendere le energie attentive e motorie nel compiere questi gesti volontari. Tale opportunità è legata all’assunzione di una postura che stabilizzi al meglio la persona in modo che tutte le energie possano essere convogliate nella giusta direzione.

E’ stato fatto uno studio ed adattamento della postura in base alla patologia, se di natura motoria? SI NO

se non è stato fatto nessuno studio o adattamento, occorre prevedere una fase preliminare nella consulenza in cui identificare la postura che consenta al soggetto di compiere movimenti controllati finalizzati alla gestione del computer con la minor fatica possibile. Se il soggetto già utilizza un sistema di postura personalizzato, occorre prevedere la possibilità di adattare a questo la postazione di lavoro (altezza del monitor e del piano di lavoro).

Se sì, vengono utilizzati bretellaggi, elementi di postura per il capo, cuscini di postura, ecc.?

questi elementi vanno considerati per eventuali limitazioni al movimento che possono influenzare la possibilità di direzionare il capo e lo sguardo, o di inclinare e muovere parti del corpo. Nel caso in cui non vengano utilizzati, è opportuno averne a disposizione nel caso si rendano necessari (mancato controllo del capo o del busto).

SITUAZIONE MOTORIA

Deambulazione

Autonoma? SI NO

se la deambulazione è autonoma, si può presumere che la postazione di lavoro potrà essere una postazione standard, con eventuali adattamenti.

Con ausili? SI NO

Se sì quali

se viene comunemente utilizzata la carrozzina, la postazione di lavoro dovrà prevedere piani di lavoro regolabili almeno in altezza (spesso i comandi a joystick delle carrozzine elettriche sono troppo alti e non passano sotto la scrivania).

Necessita dell’aiuto di un’altra persona per spostarsi? SI NO

In generale, quali sono i margini di autonomia? (descrizione degli spostamenti che può compiere da solo)

è importante comprendere se il soggetto avrà la possibilità di interrompere il compito una volta terminato.

Arti superiori

E’ presente un deficit nel controllo degli arti superiori? SI NO

Se sì, che tipo di problemi si presentano (ad es. incapacità di sollevare il braccio, difficoltà a piegare il gomito, etc…..Indicare se il problema riguarda l’arto destro o il sinistro o entrambi)

il controllo degli arti superiori è di fondamentale importanza in quanto quasi tutti i sistemi di input (mouse, tastiera e simili) richiedono un buon controllo delle braccia che, con mouse e tastiera normali, devono essere mantenute sospese e spostarsi sul piano orizzontale. Se c'è difficoltà nel sostenere il braccio, si può ipotizzare l'utilizzo di un sostegno per l'avambraccio o il polso, o di un piano di appoggio del tavolo con un incavo che permetta di appoggiare l'avambraccio. Se tale problema è dovuto a scarsa forza muscolare (es: distrofia muscolare), a questi accorgimenti si possono associare tastiere (ridotte o a video) e sistemi di puntamento (trackball) che non richiedono ampi spostamenti sul piano. Se la difficoltà è nel piegare il gomito, il piano di appoggio deve essere sufficientemente ampio per consentire di allontanare mouse e tastiera. Se i movimenti non sono controllati, si possono ipotizzare docce o fasce che riducano i movimenti di disturbo.

E’ presente un deficit della motricità fine della mano? SI NO

Descrivere i compiti che possono essere svolti (indicazione, prensione di oggetti di piccole, medie e grandi dimensioni, singolarizzazione delle dita, etc)

i tasti della tastiera vanno selezionati con un solo dito in modo preciso e necessitano di un buon controllo del movimento (premere e rilasciare velocemente). Alcune difficoltà (necessità in alcuni casi di pressione contemporanea di più tasti, autoripetizione di un tasto premuto a lungo) possono essere superate tramite le impostazioni della tastiera e di Accesso Facilitato in Windows. Se il problema non viene superato e il soggetto tende a premere più tasti contemporaneamente, la soluzione può risultare una tastiera con scudo, una tastiera con tasti espansi, una tastiera espansa con scudo. A volte può risultare risolutivo un guanto che permetta di singolarizzare un solo dito, tenendo piegati gli altri ed evitandone quindi l'interferenza.

Il mouse richiede una precisione ancora maggiore, ed un buon coordinamento motorio (doppio click, trascinamento). Anche in questo caso molti problemi possono essere superati regolando la velocità del mouse e del doppio click dal Pannello di Controllo di Windows, oppure controllando il puntatore da tastiera (Accesso Facilitato), o anche impostando il desktop come pagina web per eliminare la necessità del doppio click. Se tali accorgimenti non sono sufficienti, esistono diversi sistemi di puntamento alternativi: schermo tattile per movimenti grossolani e imprecisi, trackball con tasti programmabili anche per il doppio click ed il trascinamento, mouse a joystick con tasti programmabili (il mouse a joystick risulta particolarmente indicato per chi utilizza già questo comando nella carrozzina elettrica), oppure emulatori di mouse che consentano di trasferire il comando di direzionamento su pulsanti esterni che possono essere scelti e posizionati a seconda delle esigenze dell'utilizzatore.

In caso di deficit motori gravi, descrivere i movimenti che il paziente è in grado di eseguire volontariamente ed il grado di difficoltà incontrato nell’esecuzione di tali movimenti (capo: controllo del capo in generale, rotazione laterale, inclinazione, flessione, estensione; occhi: sguardo, sopracciglio, palpebre; bocca: lingua, mento, aspirazione e soffio; mani: flessione estensione della mano aperta e a pugno, flessione-estensione dita, grasp; spalla; ginocchio; piede)

se non è possibile utilizzare i sistemi di input che più si avvicinano a quelli tradizionali, si può ipotizzare un controllo del puntatore tramite i movimenti del capo, associato ad una tastiera a video. In genere questo sistema viene utilizzato da chi ha una lesione midollare alta, con un buon controllo dei movimenti del capo associato però a difficoltà di linguaggio. Se l'emissione del linguaggio è buona, il comando vocale può sostituire o può essere associato a questo sistema di input. Quando non è possibile controllare direttamente il puntatore e/o la tastiera per la gravità dell'handicap motorio, i sistemi a scansione divengono l'ultima risorsa. Tali sistemi sono legati all'individuazione di un movimento che il soggetto possa compiere volontariamente, movimento che può riguardare qualsiasi distretto corporeo e che un sensore trasformerà in un segnale elettrico.

Altre osservazioni

UDITO

Sono presenti problemi uditivi? SI NO

Se si, che tipo di problemi: Sordità - Ipoacusia (con protesi - senza protesi)

eventuali problemi uditivi vanno considerati nel caso in cui gli applicativi che il soggetto intende utilizzare prevedano commenti o istruzioni sonore. Per quanto riguarda il sistema operativo Windows, in Accesso Facilitato è possibile impostare l'audio affinchè vengano generati, in associazione ai segnali audio, segnalazioni visive e didascalie.

Altre osservazioni

VISTA

Acuità visiva: buona - deficitaria - porta lenti - cecità

l'output del computer è prevalente di tipo visivo. In caso di cecità, in genere viene utilizzato un lettore di schermo associato a barra braille (utile quest'ultima soprattutto in caso di problemi uditivi). In caso di ipovisione, molti possono essere gli accorgimenti e le strategie da utilizzare: dall'utilizzo di caratteri molto grandi nei compiti di videoscrittura, all'utilizzo di puntatori colorati, ingranditi o animati (molti freeware su Internet), all'impostazione dello schermo con altro contrasto (Accesso Facilitato), ad un videoingranditore (Magnifier di Accesso Facilitato), ad un videoingranditore associato a sintesi vocale.

Coordinazione visuo-motoria: deficitaria - sufficiente -buona

una buona coordinazione visuo-motoria è prerequisito indispensabile per un corretto utilizzo del mouse. Se il soggetto non è in grado di coordinare il movimento sul piano con l'output visivo sul monitor, lo schermo tattile può essere risolutivo in quanto consente di direzionare il movimento direttamente sull'oggetto target. Alcuni accorgimenti, come un output sonoro alla pressione di alcuni tasti direzionali o della tastiera consentiti da alcuni strumenti, possono permettere al soggetto di orientarsi senza la necessità di un controllo costante del monitor.

Capacità di mantenimento dello sguardo: insufficiente - sufficiente - buona

Presenta nistagmo? SI NO

se mantenere lo sguardo sul monitor risulta difficoltoso, soprattutto per individuare la posizione del cursore in movimento, possono essere utilizzati cursori ben visibili e intermittenti (attenzione a problemi di natura epilettica!). Lo schermo tattile aggira il problema, in quanto il cursore appare nel punto di contatto, senza bisogno di essere trascinato sul target. Per la scansione, occorre scegliere programmi che utilizzino anche la scansione acustica, associati magari ad un sensore con feedback acustico.

Capacità di esplorazione ed orientamento spaziale: insufficiente - sufficiente - buona

se il soggetto ha difficoltà di orientamento ed esplorazione spaziale, occorre privilegiare un output acustico. Nel caso si utilizzi un videoingranditore, anche un leggero problema di orientamento ed esplorazione spaziale può rendere difficoltoso l'utilizzo di questo strumento. Nella scelta di eventuali software, bisogna privilegiare ambienti abbastanza statici e presentazioni lineari.

Altre osservazioni

ETA' MENTALE (adeguata all'età cronologica - di anni ....... circa)

se il soggetto presenta difficoltà cognitive, in particolare in caso di insufficienza mentale o ritardo globale, oltre alla scelta di software adeguati all'età mentale del soggetto, andrà valutata l'opportunità di scegliere tastiere semplificate (in cui siano stati eliminati tutti i potenziali distrattori) e sistemi di puntamento semplici e immediati. L'interazione con il computer, indipendentemente dal compito svolto, richiede notevole attenzione e comporta impegno cognitivo.

CAPACITA’ ATTENTIVE: insufficienti - sufficienti - buone - incostanti

nonostante in genere si osservi un allungamento dei tempi medi di attenzione, in quanto spesso il compito svolto al computer risulta altamente motivante, occorre comunque tarare la durata delle prove ed i compiti proposti sulla base delle capacità attentive del soggetto.

TOLLERANZA ALLA FRUSTRAZIONE: buona - scarsa - incostante

a chi difficilmente tollera compiti stressanti, bisogna proporre compiti semplici che non mettano il soggetto in condizione di confrontarsi in modo troppo diretto con le proprie difficoltà. Proporre le prove lasciando libero il soggetto di esplorare, invece che fare richieste di prestazioni specifiche, o utilizzare compiti semplici che prevedano frequenti feedback positivi può rivelarsi una strategia adeguata.

MODALITA’ COMUNICATIVE

La produzione verbale orale è comprensibile? SI NO

se ci sono problemi di comunicazione da parte del soggetto, occorre prevedere modalità comunicative alternative al fine di poter interagire col soggetto durante le prove.

L'emissione della voce è costante? SI NO

questa valutazione è di fondamentale importanza nel caso si voglia ipotizzare l'utilizzo di un comando vocale.

La comprensione del linguaggio risulta: non valutabile - insufficiente - sufficiente - buona

se il soggetto presenta difficoltà di comprensione, oltre a modalità alternative di comunicazione durante l'effettuazione delle prove, anche la scelta dei programmi dovrà tenere in considerazione tale problema. Sarà bene scegliere programmi in cui la comprensione del compito sia immediata e non vincolata ad istruzioni verbali

Lettura: assente - sufficiente - buona

Scrittura: assente - sufficiente - buona

problemi di lettura e scrittura possono essere aggirati tramite comando vocale e sintesi vocale. I programmi proposti non dovranno prevedere come unica modalità interattiva questo tipo di comunicazione. Se i problemi sono diagnosticati come disturbi specifici di apprendimento, vari possono essere gli strumenti di aiuto: la videoscrittura per problemi di disgrafia, la correzione ortografica e grammaticale (Strumenti di Word) per problemi di disortografia, OCR e sintesi vocale per problemi di dislessia, unitamente all'utilizzo di programmi multimediali ricchi di immagini, suoni ed animazioni a supporto del testo scritto.

In caso di gravi compromissioni della comunicazione verbale, quali modalità alternative vengono utilizzate? (scrittura, indicazione, gestualità, mimica, LIS, tabelle di comunicazione, ausili tecnologici)

se il codice utilizzato dall'utente non è condiviso dagli operatori, occorre prevedere la presenza, durante le prove, di una persona che possa tradurre in un linguaggio condiviso i messaggi dell'utente.

Altre osservazioni

1) Sezione da compilare se l’utente non ha mai utilizzato il computer

  • Obiettivi che si intendono raggiungere con l’utilizzo del computer
  • Interessi manifestati
  • Altre notizie rilevanti

2) Sezione da compilare se l’utente ha già utilizzato il computer (indicare da quanto tempo sono state effettuate tali verifiche e se gli strumenti sono ancora in uso attualmente)

 

  • computer utilizzato e descrizione di eventuali ausili
  • compiti svolti
  • interessi manifesti
  • obiettivi raggiunti
  • obiettivi da raggiungere
  • altre notizie rilevanti

anche questi sono dati importanti per identificare la richiesta specifica e l'obiettivo che si intende raggiungere attraverso l'individuazione degli strumenti. Eventuali prove già effettuate consentono una scrematura tra le possibili ipotesi, tenendo presente che nel corso del tempo possono essere intervenuti cambiamenti, per cui non è da escludere la possibilità di riproporre strumenti precedentemente rivelatisi non adeguati.

 

DATA

soprattutto in caso di soggetti in evoluzione, non è da escludere un incontro successivo: ricostruire la cronologia degli incontri è senz'altro importante.

FIRMA

(indicare chi è la persona –genitore, terapista, insegnante- che ha compilato la scheda)

conoscere la competenze specifiche di chi fornisce i dati importante per la valutazione degli stessi, nonchè per l'individuazione dei probabili obiettivi.

Dott.ssa Cristina Sassi - Leonardo S.r.l.

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