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STRATEGIE E TECNOLOGIE A SUPPORTO DELLA LETTURA E SCRITTURA - IPOVEDENTI -PARTE II

del: 23/12/2003

Dip. Ing. Alessandra Eselli

Nuove strategie e soluzioni tecnologiche

Riprendiamo l'argomento trattato lo scorso mese cercando di capire meglio quali strumenti oggi la tecnologia offre per facilitare il processo di inserimento scolastico dei bambini con problemi di vista.

Per prima cosa cerchiamo di suddividere le varie soluzioni in due macro categorie: parleremo infatti di gestione del materiale cartaceo e quindi di soluzioni ottiche e cercheremo anche di esplorare il campo della gestione del materiale digitalizzato parlando quindi di soluzioni informatiche.

Prima di entrare nel dettaglio, consentitemi una breve notazione sull'importanza dell'immagine. Molto spesso si è talmente concentrati sull'importanza del testo da dimenticare quanto le immagini siano presenti nei sussidiari e nelle attività scolastiche, soprattutto nelle scuole materne, elementari e medie inferiori. L'errore nel quale, in assoluta buona fede, si rischia di incorrere è quello di ridurre il mondo di un bambino ipovedente ad un luogo popolato di scritte e di bianco e nero. Da alcune ricerche condotte in questo campo sono derivati alcuni strumenti di facile utilizzo che, servendosi di una carta speciale, sono in grado di portare in rilievo immagini stampate con una normale stampante a getto di inchiostro o disegni fatti direttamente su tali fogli di carta con appositi pennarelli indelebili. Stiamo parlando del così detto "fornetto" (Tactile Image Reproduction) che, proprio come un forno, scalda il foglio di carta gommata sul quale è stato riprodotto un disegno portando in rilievo la parte del foglio inchiostrata.

Soluzioni ottiche

Abbiamo già avuto modo di presentare il videoingranditore da tavolo come uno degli strumenti più versatili per la gestione del materiale cartaceo in generale quale libri, riviste, giornali, stampati, ecc...

Per l'inserimento scolastico e la fruizione del materiale didattico, oggi il videoingranditore diventa ancora più completo e flessibile. Strumento capace di ingrandire fino ad un massimo di 40x (il che significa moltiplicare per 40 volte la dimensione dell'oggetto che viene posto sotto la telecamera) è disponibile sul mercato degli ausili ottici in diverse versioni:   bianco e nero o a colori; con possibilità di regolazione della luminosità e del contrasto; completo di gestione del reverse sia in modalità testo bianco su sfondo nero, sia mescolando combinazioni di colori più facilmente percepibili (come blu su giallo, ambra su verde, ecc...); con monitor a 15 o 17 pollici, CRT (monitor classico) o LCD (monitor piatto), fisso o con l'inclinazione regolabile; con possibilità di inserire "tendine" per coprire parte del testo visualizzato e dare un preciso riferimento della riga o della colonna di lettura. Alcuni di questi strumenti sono dotati di un carrello per la lettura a scorrimento elettronico  che consente di ridurre l'ingombro e garantisce uno scorrimento lineare dell'immagine a video (è infatti la telecamera che scorre elettronicamente e non più il foglio che si muove sotto di essa). La vasta gamma dei modelli disponibili sul mercato cerca di rispettare e dare una risposta efficace a tutte le tipologie di deficit visivo e alle varie necessità logistiche all'interno di una classe.

Naturalmente, per quanto si stia cercando di ridurre le dimensioni e di facilitare l'uso dei videoingranditori ottici, non va mai dimenticato che si tratta di apparecchi abbastanza ingombranti e pesanti, non sempre facili da spostare da un'aula all'altra per seguire l'alunno nelle varie attività. Inoltre un posizionamento non adeguato di fronte allo strumento potrebbe vanificarne gli effetti. E' molto importante che il banco dell'alunno sia delle dimensioni sufficienti per contenere il videoingranditore, consentire lo spostamento del carrello di lettura (il cui corretto utilizzo facilita la lettura di qualsiasi testo), lasciare eventualmente dello spazio per svolgere altre attività. Anche l'altezza della sedia e la vicinanza al monitor diventano fattori fondamentali per non trasformare un ausilio in uno strumento peggiorativo: i costruttori consigliano di posizionare gli occhi ad un'altezza di circa due terzi rispetto a quella del monitor e ad una distanza non inferiore ai 30 cm. I videoingranditori con monitor piatti e con inclinazione regolabile riducono sensibilmente i limiti legati al posizionamento dello studente e alla gestione della luce nell'ambiente di lavoro, adattandosi  alle specifiche necessità. Per ovviare ad alcuni dei problemi che possono derivare dalle dimensioni dello strumento videoingrandente, sempre più si stanno sviluppando dispositivi portatili, collegabili a monitor standard, a televisioni o a   piccoli display a cristalli liquidi forniti in dotazione (Max Lupe prodotto da Reinecker, http://www.reineckerreha.de , o Olympia prodotto da Telesensory, http://www.telesensory.com/ ).

Il cuore del videoingranditore risulta essere la telecamera che assume le più svariate forme: alcune hanno la forma di un mouse da spostare sulla pagina da leggere (Max Port prodotto da Enhanced Vision Systems, http://www.enhancedvision.com/ ), altre sembrano delle piccole scatole con un display integrato, altre ancora hanno la forma di una telecamera digitale vera e propria (Visable Telescope prodotto da Betacom, http://www.betacom.com, o Clarity prodotto da Clarity, http://www.clarityusa.com/). Il grosso vantaggio dei dispositivi portatili è senza dubbio la riduzione degli ingombri, ma anche la maneggevolezza e la facilità di spostamento non solo da un'aula all'altra all'interno dell'edificio scolastico, ma anche da casa a scuola a seconda delle specifiche necessità dell'utente. La quasi totalità degli strumenti portatili nasce già con telecamera a colori e, nel caso in cui non sia presente un display integrato, sono tutti predisposti per il collegamento diretto ad un altro monitor. Alcuni di essi hanno dei monitor esterni di dimensioni ridotte che, solo nelle situazioni in cui non sono necessari livelli di ingrandimento eccessivo, risultano essere sufficienti per la lettura del materiale cartaceo.

Le telecamere portatili hanno però un ulteriore vantaggio: quando sono predisposte per la visione da lontano sono in grado di inquadrare la lavagna, l'insegnante, il materiale distribuito sulle pareti dell'aula e di trasmetterlo ad un computer posizionato sul banco dello studente. Il comportamento di un dispositivo come Visable Video Telescope ne è un esempio: montato su di un supporto si trasforma molto rapidamente in un ingranditore per esplorare l'ambiente circostante, in un videoingranditore da tavolo per il materiale cartaceo, in una telecamera collegata a computer.

 

Soluzioni informatiche

Nei casi in cui l'immagine associata al testo e l'impaginazione di quest'ultimo rivestono una notevole importanza, è possibile parlare di vera e propria manipolazione di un documento solo quando viene trasformato in formato digitale. A questo scopo sono stati ideati dei programmi in grado di eseguire un riconoscimento ottico del testo sempre più accurato, riducendo notevolmente il margine di errore e la complessità   delle procedure di acquisizione. I costi degli scanner e dei programmi in grado di trasportare sul computer un'immagine o un testo sono sempre più alla portata di tutti, per non pensare alla infinita disponibilità di materiale presente in Internet.

Avere la possibilità di trasformare un libro stampato in un documento su computer significa poter manipolare la forma, il colore, la dimensione e l'impaginazione del testo in modo assoluto, semplificando dove necessario, evidenziando in alcuni punti o riducendo in altri.

Proviamo solamente a pensare ad un programma come Omnipage Pro,

http://www.scansoft.com, nato per la grafica ad alto livello e diventato sempre più un valido strumento di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR). Eseguendo pochi passaggi e disponendo di uno scanner qualsiasi, con un buon software OCR non solo è possibile acquisire delle immagini e modificarle (nei colori, nella complessità, negli effetti luminosi), ma è anche possibile scannerizzare un testo scritto e trasformarlo in un file di testo (gestibile con qualunque programma di videoscrittura) che a sua volta può essere ingrandito, stampato, salvato o addirittura riletto da una sintesi vocale. La combinazione del programma di acquisizione e di un software ingrandente, come ad esempio ZoomText 8.0 (prodotto da Ai Squared), si è dimostrata utile per la gestione di molto materiale cartaceo, grazie anche all'integrazione delle funzioni di rilettura automatica in sintesi vocale (funzione presente nella maggior parte dei software ingrandenti).

Ma se l'utilizzo del computer è ancora qualcosa di complesso, esistono programmi nati appositamente per facilitare l'acquisizione di documenti e la loro lettura. Software come Kurzweil 1000 (prodotto da  Kurzweil Educational Systems, http://www.kurzweiledu.com ), e Audioscan (prodotto da Audiologic) sono in grado di eseguire automaticamente la maggior parte delle funzioni di acquisizione, riconoscimento e rilettura del testo con la semplice pressione di un tasto, riducendo dunque le operazioni necessarie e dando quindi la possibilità all'alunno di gestire il materiale didattico in maniera del tutto autonoma. La combinazione delle caratteristiche di gestione dell'immagine (ingrandimento, personalizzazione del colore, contrasto,...) e delle funzioni di lettura in voce del testo attraverso una sintesi vocale si è dimostrata in molte occasioni essere la formula migliore per quelle patologie così dette instabili o degenerative, per le quali non è sempre facile definire un livello di ingrandimento fisso poiché la stanchezza, le condizioni ambientali, il posizionamento o il naturale evolversi della malattia influenzano moltissimo la capacità di vedere.

 

Soluzioni ottiche/informatiche

A conclusione di questo breve excursus nel campo delle tecnologie a supporto dell'ipovisione non vorremmo dimenticarci di segnalare le soluzioni più avanzate, ovvero quelle che uniscono in uno stesso strumento le caratteristiche del videoingranditore elettronico e del personal computer. Alcuni modelli di telecamere, infatti, utilizzano lo stesso monitor del computer per visualizzare sia il contenuto del PC che il materiale cartaceo posizionato sotto la telecamera, facilitando notevolmente il lavoro di verifica e confronto.

 

Data la vastità dell'argomento trattato e la molteplicità delle soluzioni offerte dal mercato, mi scuso in anticipo se non è stato possibile scendere troppo nel dettaglio delle caratteristiche tecniche di ogni dispositivo. Scopo di questa carrellata voleva infatti essere quello di aprire una piccola porta su di un mondo molto vasto. Su Internet, innumerevoli sono i siti (sia in lingua italiana che in lingua inglese) che trattano l'argomento e che offrono interessanti spunti di riflessione sulle varie metodologie didattiche adottate o adottabili.

Dip. Ing. Alessandra Eselli

 

PARTE PRIMA: ANALISI DEL BISOGNO

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