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Una persona ipovedente possiede un residuo visivo oscillante tra 1/10 e 3/10 con massima correzione.
All’acuità visiva possono associarsi ulteriori difficoltà o riduzioni nella fissazione, nei movimenti oculari, nell’esplorazione visiva, nell’ampiezza del campo di fissazione, nell’integrità del campo visivo, nella sensibilità al contrasto, nella percezione del colore. Ognuna di queste caratteristiche concorre ad una diversa modalità di visione per ciascun ipovedente; occorre quindi tenerle ben presenti nella scelta di ausili e strategie. In genere veniamo contattati da utenti che desiderano facilitazioni per l’utilizzo del computer e per la lettura.

Quasi tutti questi ausili possono essere prescritti tramite Nomenclatore Tariffario.

 

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