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RECENTI DISPOSIZIONI DI LEGGE IN MATERIA DI DSA: INIZIATIVE E PROGETTI A FAVORE DELL'INSERIMENTO...

del: 04/12/2006

Dott.ssa Francesca Caprino

Con il presente articolo approfondiremo la recente proposta di legge “Norme in materia di difficoltà specifiche di apprendimento” attualmente in attesa di approvazione da parte del Senato, passando in rassegna alcuni dei pronunciamenti precedenti a questo testo in materia di integrazione scolastica e diritto allo studio di bambini e ragazzi con DSA.

Daremo inoltre conto di alcune significative esperienze italiane relative allo screening scolastico precoce, ai trattamenti abilitativi, alla formazione degli insegnanti in materia di DSA e di ausili tecnologici, all'esercizio del diritto allo studio e all'inserimento sociale e professionale dei dislessici in linea con le proposte avanzate con la sopra menzionata legge.

Molti degli argomenti qui riportati traggono spunto dal recente seminario DSA e strumenti informatici: individuazione precoce del rischio, auto-riabilitazione mirata e   strumenti compensativi  tenutosi a Bologna il primo Dicembre 2006 nel corso della mostra/convegno “HANDImatica”.

Al seminario, coordinato da Raffaele Ciambrone, della Direzione Generale per lo Studente del MIUR, hanno partecipato: il prof. Giacomo Stella, il dott. Andrea Biancardi, alcuni esponenti nazionali e locali dell'AID (Giovanna Lami, Carla Gennuso), dell'ASPHI (Paola Angelucci e Piero Cecchini) e dell'Università di Urbino (Sonia Arino).

 

L'iter legislativo

La storia dei provvedimenti legislativi volti a garantire il diritto allo studio in tutti i cicli scolastici di bambini e ragazzi con diagnosi di Disturbo specifico dell'apprendimento inizia il 19 novembre 2002 , quando viene presentato un disegno di legge alla commissione cultura del Senato (DDL Basile n° 1838).
Un ulteriore e più completo disegno viene presentato nel 16 giugno 2004 alla commissione cultura della Camera (DDL Parodi n° 5066) e arriva alla Camera nel 2005 dopo essere stato approvato ed emendato dall'Associazione Italiana Dislessia.
La legislatura termina però prima che la legge possa essere approvata.
Il vuoto legislativo è stato parzialmente attenuato, negli ultimi anni, da una lunga serie di pronunciamenti di valore non normativo, da parte del MIUR, che hanno però avuto l'indubbio merito di fornire alle scuole del nostro paese alcune utili indicazioni in materia di strumenti dispensativi e compensativi, modalità valutative e altri importanti aspetti relativi all'esercizio del diritto allo studio di bambini e ragazzi con dislessia, disgrafia, discalculia.

Ricordiamo in particolare:

 

La nuova legge

Il 18 Maggio del 2006, l'On. Fabris presenta alla Camera il nuovo disegno di legge N. 563, approvato dall'Associazione Italiana Dislessia:

“Norme in materia di difficoltà specifiche di apprendimento ”
Vediamo più in dettaglio la legge:
Nell'articolo 1, Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia e discalculia si riconoscono le difficoltà specifiche di apprendimento, se ne dà una definizione, se ne chiarisce l'origine costituzionale, se ne esclude l'assimilabilità a situazioni di handicap e se ne descrivono gli effetti come mancata possibilità di “utilizzo in maniera automatica e strumentale delle capacità di lettura, di scrittura e di calcolo” aggiungendo che “possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana delle persone che ne sono affette”.

Nell'articolo 2, vengono così chiarite le Finalità della legge :

  • garantire i necessari supporti agli alunni con DSA;
  • prevenire l'insuccesso scolastico e blocchi nell'apprendimento degli alunni con DSA;
  • ridurre i disagi formativi ed emozionali per i soggetti DSA;
  • assicurare una formazione adeguata e lo sviluppo delle potenzialità degli alunni con DSA;
  • adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità degli alunni con DSA;
  • sensibilizzare e preparare gli insegnanti ed i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA;
  • assicurare adeguate possibilità di diagnosi e di riabilitazione per i soggetti con DSA;
  • incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante tutto l'arco scolastico;
  • garantire nella vita lavorativa e sociale pari opportunità ai soggetti con DSA.
  • L'articolo 3, Diagnosi e riabilitazione, sancisce il diritto alla diagnosi specialistica e alla fruizione di interventi riabilitativi (da effettuarsi presso il Servizio Sanitario Nazionale) da parte dei bambini segnalati a seguito di persistenti di difficoltà nell'area della lettoscrittura nonché la necessità di effettuare screening precoci presso le scuole al fine di individuare soggetti a rischio.
  • Viene chiarito che la diagnosi (che deve essere richiesta dalla famiglia e successivamente notificata alla scuola), non da diritto ai benefici della legge 104.

L'articolo 4, Formazione nella scuola e nelle strutture sanitarie, affronta la questione della formazione disponendo che operatori dei servizi sanitari e insegnati ricevano una adeguata e approfondita formazione in materia di DSA, anche nei casi di bilinguismo.
L'articolo 5 entra nel vivo del problema chiarendo le Misure educative e didattiche di supporto.
Agli alunni con diagnosi di Disturbo Specifico dell'Apprendimento viene riconosciuto il diritto a beneficiare di provvedimenti dispensativi e compensativi, a misure educative basate su una didattica individualizzata, sull'uso di strumenti di apprendimento alternativi e di appropriate tecnologie informatiche lungo tutto il corso dei cicli di istruzione.

Per quanto riguarda le misure dispensative e compensative l'On. Fabris specifica nella relazione dell'8/5/2006 con cui presenta la legge: “Le misure compensative consistono nel non costringerli a prestazioni che li mettono in imbarazzo, come scrivere alla lavagna davanti a tutta la classe, leggere ad alta voce , eccetera. Impossibile per molti di loro è rispettare i tempi sotto dettatura, anche quando si tratta dei compiti assegnati per casa. Sono misure compensative l'uso di sussidi come computer, calcolatrice, registratore, videoscrittura, correttore ortografico, tavola delle tabelline ed elenco delle formule, lettore ottico, sintetizzatore vocale eccetera (… )”
E' altresì riconosciuto il diritto ad adeguate forme di verifica e valutazione volte ad aggirare l'ostacolo specifico posto dal testo scritto.

L'obiettivo principale, che deve essere monitorato e verificato puntualmente, è prevenire il fallimento scolastico ed esistenziale sviluppando il senso di auto efficacia e di benessere globale di questi bambini e ragazzi.
Il sesto articolo (Misure per l'attività lavorativa e sociale) sottolinea l'esigenza di offrire pari opportunità per chi presenta disturbi specifici di apprendimento, non solo nell'inserimento scolastico ma anche in quello professionale e sociale, prevedendo che nelle prove per il conseguimento del permesso di guida ed in quelle dei concorsi pubblici debbano essere previsti strumenti compensativi e tempi più lunghi per ovviare alle difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo.
Nel settimo articolo (Disposizioni di attuazione), si chiarisce come spetti al Ministero della Salute, dell'Istruzione, dei Trasporti e del Lavoro e delle Politiche Sociali, l'emanazione dei decreti attuativi della legge, decreti che costituiranno le future linee guida in materia di diritto allo studio, alla diagnosi, alla cura e alle pari opportunità in ambito sociale e lavorativo.
La situazione odierna
Dal 15 novembre del 2006, la legge, approvata dal Parlamento, è ferma in Senato in attesa di approvazione definitiva. Un'apposita commissione sta lavorando per chiarire gli aspetti finanziari della legge. E' evidente che per una effettiva attuazione di queste disposizioni occorrono fondi e risorse .

Cosa accade negli altri paesi

 

La situazione italiana ci appare ancora più carente se confrontata con quella di altri paesi europei ed extra-europei.

Pensiamo alla situazione statunitense dove già dal 1998 il Congresso ha approvato un testo di legge denominato Tech Act che riconosce, da parte delle persone con disabilità il diritto all'utilizzo di ausili tecnologici, un diritto che deve essere garantito da tutti gli stati.

Questa legge prevede inoltre l'attuazione, in ogni stato, di training specifici sull'impiego delle tecnologie assistive, rivolto a insegnanti e operatori della riabilitazione, ma anche a   consulenti, impiegati e venditori.  

L'erogazione degli ausili deve essere tempestiva in particolare nel caso di bambini. La mancata erogazione degli ausili comporta pesanti esiti giudiziari da parte degli stati o delle istituzioni inadempienti.

Anche le persone con disturbi dell'apprendimento possono beneficiare di queste disposizioni sia nel contesto scolastico, che in quello lavorativo.

Un'altra legge, la “Americans with Disabilities Act” del 1990, garantisce pari opportunità di occupazione per le persone con disturbi dell'apprendimento e protegge questi lavoratori dall'eventualità di discriminazioni sul luogo di lavoro stabilendo che un disturbo di apprendimento non può costituire una pregiudiziale in fase di selezione e che i datori di lavoro sono tenuti a mettere in atto ragionevoli modifiche e aggiustamenti (come la modifica delle mansioni e/o degli strumenti di lavoro) per aiutare questo tipo di lavoratori. Per quanto riguarda il diritto allo studio universitario, agli studenti dislessici è riconosciuto il diritto a fruire di materiale didattico in formato audio, di produrre delle prove d'esame registrate anziché scritte, di sostenere esami orali in ambienti appositi dove non vi siano stimoli distraenti. Questi studenti possono inoltre usufruire gratuitamente di servizi di consulenza e di orientamento agli studi, oltre che di consulenza legale in caso di violazione dei propri diritti.

 

Aspettando l'approvazione finale della legge

Sebbene il travagliato iter legislativo delle disposizioni in materia di disturbi specifici dell'apprendimento non si sia ancora concluso, nel nostro paese si moltiplicano le iniziative in materia di screening precoce, riabilitazione, formazione, aggiornamento e esercizio del diritto allo studio e all'inserimento sociale e lavorativo dei dislessici.

 

Segnaliamo in particolare:

 

Screening precoce/interventi abilitativi Formazione/Aggiornamento degli insegnanti

 

Il progetto Nuove tecnologie e disabilità promosso dall'Associazione Italiana Dislessia e dal Ministero della Pubblica Istruzione è mirato a valorizzare il potenziale ruolo delle nuove tecnologie nell'inserimento scolastico di alunni disabili, a migliorare quindi l'offerta formativa rivolta a questi bambini e ragazzi avvalendosi dell'esperienza maturata negli ultimi anni da parte di soggetti pubblici e privati presenti sul territorio. Il progetto, ancora in corso, darà vita ad un organismo permanente all'interno del MIUR.

Le azioni previste sono sette e riguardano i seguenti temi:

1) Diffusione di buone pratiche a livello nazionale ed internazionale, attuata attraverso il portale handitecno

2) Costituzione di una banca dati specifica

3) Accessibilità, azione che prevede la fornitura di dotazioni informatiche hardware e software

4) Rete territoriale di supporto : sono stati costituiti 97 centri che daranno supporto alle scuole per l'acquisto di ausili

5) Interventi locali di Formazione , gestiti da operatori formati a livello nazionale con modalità tradizionali integrate da moduli di formazione a distanza (Formerete di handitecno)

6) Ricerca, condotta da reti di scuole congiuntamente a enti di ricerca universitari e privati

7) L'azione relativa alla Dislessia, con la   formazione di complessivi 4000 docenti su tutto il territorio nazionale, ha   l'obiettivo di creare un insegnante referente per le problematiche inerenti la dislessia in tutte le scuole di ogni ordine e grado

 

Il progetto A.P.Ri.CO promosso dall'A.S.P.H.I. e dall'A.I.D., e tutt'ora in corso, prevede due diverse azioni finalizzate all'individuazione di buone pratiche relative allo screening e al trattamento   di bambini di prima elementare a rischio di DSA :

 

In particolare la prima azione, della durata di un anno, si sta svolgendo nella sola Lombardia e si propone di:

  1. Aumentare nella scuola il grado di consapevolezza e di accettazione dei disturbi specifici dell'apprendimento. A questo proposito sarà distribuito il kit multimediale ‘Sparole – quando le parole fanno gli scherzetti” rivolto a insegnanti, bambini e genitori
  2. Creare all'interno del nucleo classe un ambiente favorevole, dal punto di vista emotivo e psicologico, per i soggetti con difficoltà di apprendimento;
  3. Introdurre nella scuola competenze adeguate sugli strumenti compensativi informatici con l'attivazione di Laboratori e Corsi di Informatica rivolti sia ai ragazzi con DSA sia agli insegnanti-Referenti per i DSA. Per ogni provincia della regione oggetto della sperimentazione dell'azione 1 (la Lombardia) sarà individuata una scuola-polo che verrà dotata di attrezzature informatiche (computer, stampanti, sintesi vocali, OCR, software per le mappe concettuali)

L'azione 2, già iniziata, avrà la durata di tre anni, coinvolgerà se regioni (Emilia Romagna, Marche, Umbria, Sicilia, Lombardia, Toscana) per un totale di 2500 alunni coinvolti e consisterà di fasi successive in cui si avranno:

  • attività di screening a bambini delle classi prime e seconda elementare (condotti attraverso esercizi multimediali   proposti al gruppo classe per mezzo di un videoproiettore e di un computer)
  • elaborazione delle informazioni, precedentemente raccolte nella prima fase sperimentale di screening, a supporto alla diagnosi   precoce. In questa seconda fase gli strumenti di screening saranno sottoposti a taratura e a standardizzazione e sarà messo a punto uno strumento di intervento (software per la rieducazione)
  • percorsi di rieducazione rivolti ai bambini  individuati sulla base dello screening condotti con interventi precoci e tempestivi, sotto il controllo di un educatore

 

 

Progetto T-islessia

Il progetto T-islessia, a carattere sperimentale, ha riguardato un campione di 100 bambini di prima elementare che erano stati segnalati come a rischio di dislessia. Attraverso una   piattaforma digitale terrestre, attivata presso le abitazioni dei bambini stessi con l'installazione di un set top box e con la fornitura di periferiche apposite, è stato erogato un servizio di riabilitazione remota a domicilio basata sulla somministrazione di esercizi giornalieri (Magicadabra: un programma che utilizza il canale visivo e quello uditivo).

 

Il campione dei bambini sottoposto a questa innovativa situazione sperimentale sarà confrontato con analogo campione composto da bambini che svolgeranno i medesimi esercizi per mezzo di un computer presso un centro di riabilitazione.

I possibili vantaggi che questa innovativa applicazione prefigura sono molteplici:

possibilità di raggiungere un altissimo numero di bambini (sono oltre 40.000 i bambini di prima elementare che incontrano difficoltà di apprendimento, l'8% di questa particolare popolazione scolastica),

semplicità d'uso,

valore motivante del materiale,

riduzione dei costi,

monitoraggio costante delle prestazioni dei bambini.

Diritto allo studio

E' ancora in corso la trattativa tra istituzioni (in primis la commissione interministeriale permanente per l'impiego dell'ICT a favore delle categorie deboli o svantaggiate) e associazioni come l'Associazione Italiana Dislessia e le case editrici che ha come obiettivo la stipula di una convenzione per la pubblicazione dei testi scolastici in formato digitale al fine di consentire agli allievi con disturbo specifico dell'apprendimento, di fruire del materiale didattico   per mezzo di sintesi vocali in alternativa al tradizionale materiale cartaceo, in ottemperanza alla legge Stanca n° 4 del 2004.Diversi i nodi da sciogliere, in primo luogo la diffidenza degli editori che vedono nel formato elettronico una minaccia al diritto d'autore, nonché le difficoltà riportate dagli editori stessi nel trasformare un formato   di “publishing”, concepito per la produzione di matrici per la foto-composizione   in un formato fruibile da utenti con dislessia.

Si moltiplicano intanto iniziative editoriali che propongono libri in formato audio (come nel caso dell'editoriale la Repubblica).

Inserimento sociale e lavorativo

Da alcuni anni, sempre grazie all'interessamento (e alle pressioni alle istituzioni interessate) dell' Associazione Italiana Dislessia si è reso possibile per i dislessici inoltrare formale richiesta al ministero dei trasporti per poter svolgere gli esami per la patente di guida in forma orale.

Per preparare l'esame è possibile fare riferimento al Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre richiedendo gli audio-libri in CD  con i manuali per la patente A e B.

La casa editrice multimediale Exa commercializza inoltre dei cd rom interattivi per il conseguimento della patente di guida e del patentino per ciclomotori, completamente basati sulla lingua parlata corredati da esercizi, quiz, immagini, filmati, animazioni e da un tutor virtuale.

 

 

Sul fronte dell'inserimento lavorativo, non ci risultano essere specifici pronunciamenti per quanto riguarda la possibilità di svolgere gli esami dei pubblici concorsi in forma orale, segnaliamo tuttavia l'interessante iniziativa dell'editore Maggioli che ha pubblicato degli audio libri in formato MP3 per i concorsi ad agente di polizia locale e di impiegato degli uffici comunali.

 

 

Link

 

 

A.I.D. associazione italiana dislessia

 

A.S.P.H.I.

 

CINECA Consorzio Interuniversitario

 

INDIRE

 

Senato della Repubblica

 

Dott.ssa Francesca Caprino

 

 


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