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Superando le barriere: un laboratorio STEAM per un mondo più accessibile
del: 08/01/2025
Nell'ambito delle iniziative promosse dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), con particolare riferimento alle Azioni di potenziamento delle competenze STEM e
multilinguistiche, gli studenti della classe III° della Scuola Secondaria di Primo Grado dell'Istituto Comprensivo 4 di Bologna hanno partecipato a un innovativo laboratorio
STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica) condotto dai nostri formatori e tecnici. Questo progetto, che si inserisce in un contesto di rinnovamento didattico volto a sviluppare competenze chiave per il futuro, ha offerto ai ragazzi l'opportunità di affrontare tematiche di grande attualità, legate all'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, attraverso un approccio pratico e coinvolgente permettendo loro di riflettere sui temi dell’accessibilità e della disabilità e su come la tecnologia può supportarli.
Partendo dalla drammatica realtà degli eventi alluvionali che hanno recentemente colpito il nostro territorio, gli studenti sono stati invitati a progettare soluzioni concrete per la gestione delle emergenze, con un focus specifico sulla sicurezza delle persone più vulnerabili. La sfida proposta consisteva nel progettare un sistema di sicurezza per un centro diurno frequentato da anziani e persone con disabilità, tenendo conto delle diverse esigenze e tipologie di disabilità presenti. Il centro, strutturato su due piani, doveva essere messo in sicurezza in caso di eventi avversi come alluvioni, piogge intense, vento forte o terremoti. Gli studenti si sono concentrati in particolare sulle necessità di tre figure tipo: una persona in carrozzina, un anziano con demenza e una persona ipovedente.
Il processo di lavoro si è articolato in diverse fasi, che hanno guidato i ragazzi dall'analisi del problema all'ideazione, alla prototipazione e alla presentazione delle soluzioni:
● Fase 1 - Analisi del problema e dei materiali: gli studenti hanno analizzato le criticità legate alle diverse tipologie di emergenza e alle esigenze specifiche delle persone con disabilità, considerando anche i materiali a disposizione per la realizzazione del progetto. Hanno discusso di accessibilità, orientamento e sicurezza fisica, riflettendo sulle procedure che loro solitamente mettono in pratica durante le prove di evacuazione svolte presso il loro Istituto.
● Fase 2 - Ideazione del sistema: in questa fase, i ragazzi hanno dato libero sfogo alla creatività, proponendo due soluzioni tecnologiche distinte per affrontare differenti tipi di emergenza:
○ Sistema di allarme anti-terremoto: questo sistema si attiva in caso di rilevamento di movimenti tellurici. L'allarme è composto da segnali luminosi (LED) e un segnale sonoro, progettati per avvisare in modo chiaro e immediato gli ospiti del centro del pericolo in corso. Per rilevare l’eventuale terremoto è stato costruito un “sismografo” utilizzando un sensore di distanza. Un aspetto importante introdotto dagli studenti è un pulsante di sgancio dell'allarme, che può essere azionato solo dopo che il personale si è accertato che tutti gli ospiti siano stati messi in salvo.
○ Sistema di prevenzione alluvioni e allagamenti: questo secondo sistema è pensato per monitorare il livello dell'acqua nel terreno circostante la struttura. In caso di innalzamento eccessivo del livello, il sistema invia un avviso sonoro agli ospiti e attiva una serie di LED per illuminare le scale, facilitando l'evacuazione. Un'innovativa soluzione ideata dagli studenti riguarda la gestione delle rampe esterne: in caso di allagamento, dei servomotori chiudono le rampe, trasformandole in una sorta di paratia protettiva contro l'acqua.
● Fase 3 - Scrittura dell'algoritmo: gli studenti hanno tradotto le loro idee in algoritmi, ovvero sequenze di istruzioni che descrivono il funzionamento dei sistemi, proponendo soluzioni diverse in base alle condizioni registrare dai sensori impiegati nei progetti.
● Fase 4 - Test, verifica e presentazione: le soluzioni sono state testate, verificate e infine presentate ai compagni. I gruppi hanno prodotto una breve presentazione del progetto che potrà essere utilizzata durante l’esame alla fine del percorso scolastico.
● Fase 5 - Miglioramenti e integrazioni: in questa fase conclusiva, i ragazzi hanno riflettuto sui punti di forza e di debolezza del loro progetto, proponendo possibili miglioramenti e integrazioni. Ad esempio, si sono accorti di non aver considerato se all’interno della struttura fosse presente o meno un ascensore. Questa analisi ha permesso loro di riflettere sul lavoro svolto e proporre miglioramenti da inserire nei loro progetti.
Questo laboratorio non è stato solo un esercizio tecnico, ma un'importante occasione per i gli studenti di sviluppare una profonda consapevolezza civica. Riflettere sulle esigenze delle persone con disabilità significa promuovere una società più inclusiva e rispettosa dei diritti di tutti. I progetti realizzati dimostrano come la tecnologia, se ben indirizzata, possa diventare uno strumento potente per abbattere barriere e garantire pari opportunità. Gli studenti si sono concentrati nell’individuare una sola soluzione che potesse rispondere a tutte le esigenze e non identificando soluzioni diverse rivolte al tipo di adattamento che si stava cercando.
L'esperienza ha messo in luce quanto sia fondamentale considerare la diversità come una risorsa e non come un limite. Pensare soluzioni accessibili fin dalla fase di progettazione non solo migliora la qualità della vita delle persone con disabilità, ma rende l'ambiente costruito più sicuro e fruibile per l'intera comunità. Questo approccio progettuale, che mette al centro le esigenze di tutti, è strettamente legato ai principi dell'Agenda 2030. In particolare, l'Obiettivo 11, "Città e comunità sostenibili", ci invita a creare insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili. I progetti sviluppati dai ragazzi si inseriscono perfettamente in questo quadro, contribuendo a costruire una società più equa e inclusiva.
L'impegno per la sicurezza e l'accessibilità non è un optional, ma un dovere morale e civico. Incoraggiare i giovani a pensare in modo inclusivo e a sviluppare soluzioni innovative, anche attraverso discipline tecniche come le STEAM, significa investire nel futuro della società, costruendo comunità più resilienti e capaci di rispondere alle esigenze di tutti i suoi membri. Questo laboratorio ha dimostrato che i ragazzi hanno le capacità e la sensibilità per affrontare queste sfide, aprendo la strada a un futuro in cui l'inclusione e la sicurezza siano valori fondanti.
Durante le attività sono stati usati i Kit OSOYOO disponibili all’interno del Comunikit STEAM Teens. Per la programmazione dei microcontrollori è stato usato Pictoblox, software di programmazione a blocchi.
Progetto realizzato da sTEAM inclusive di Leonardo Ausilinoline composto da:
Dott. Luca D'Agostino - esperto STEAM e progetti STEAM per l'inclusione
Leonardo Faccani - studente UniBO, Formatore STEAM
Giacomo Scita - studente UniBO, Formatore STEAM