CICLO SEMINARI CTRH

Palermo, 2013-2014

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SEMINARIO

 

La Comunicazione Aumentativa

Alternativa: strategie e strumenti

docente: Dott.ssa Cristina Sassi, Psicologa

 

L’ approccio multimodale, noto come Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) è un settore della pratica clinica che si pone come obiettivo la compensazione di una disabilità (temporanea o permanente) del linguaggio espressivo e il superamento degli ostacoli sociali e relazionali dovuti al deficit del linguaggio;

vengono infatti create le condizioni affinché il disabile abbia l’opportunità di comunicare in modo efficace, ovvero di tradurre il proprio pensiero in una serie di segni intelligibili per l’interlocutore. Lo sviluppo delle nuove tecnologie informatiche, in particolare, offre una grande varietà di soluzioni a servizio di chi non può parlare; pensiamo ad esempio ai comunicatori portatili con uscita in voce (Vocas), alle sintesi vocali e a tutti quei dispositivi che permettono l’accesso alla videoscrittura anche a persone con limitazioni gravissime del movimento. A questi ausili tecnologici si aggiungono e si integrano strumenti più poveri e di facile costruzione come le tabelle cartacee, etran, i “quaderni dei resti” etc. Durante l’incontro, dopo una breve introduzione teorica, verranno mostrati ausili per la comunicazione afferenti alle seguenti categorie:

· Tipologie di ausili: ausili ‘poveri’ Etran e tabelle per la comunicazione

· I sistemi grafico-simbolici per la comunicazione

· Programmi di Editor per la costruzione di tabelle per la comunicazione

· I vocas: comunicatori mono-messaggio, comunicatori alfabetici e comunicatori simbolici

· I comunicatori dinamici

· Utilizzo del computer come ausilio per la comunicazione

· Sistemi a scansione

· Software per la comunicazione

 

SEMINARIO

 

Giochi adatti, giochi adattati - Attività ludiche rivolte a bambini in situazione di handicap

docente: Dott.ssa Francesca Caprino, Psicologa

Con bambini che presentano severe compromissioni funzionali, il problema principale, quando si pensa ad un’attività di gioco, è di tipo operativo, riguarda cioè “cosa fare”: spesso infatti le possibilità di azione che la patologia rende disponibili sono limitatissime. Accade quindi che le attività ludiche siano sporadiche e poco adatte all’effettivo grado di sviluppo del bambino. Per i soggetti in età evolutiva, le esperienze di gioco possono essere considerate preziose attività non solo perché favoriscono lo sviluppo cognitivo, affettivo e motorio, ma anche perché sono momenti insostituibili in cui si instaurano relazioni interpersonali positive e, nei casi di gravi compromissioni del linguaggio espressivo, perché creano occasioni stimolanti in cui il “fare” può essere legato al “comunicare”. Soprattutto nei bambini molto piccoli il gioco rappresenta senz’altro la forma di comunicazione privilegiata. Le limitazioni motorie, sensoriali, cognitive e del linguaggio riducono la qualità del gioco e spesso rendono il giocare un’esperienza frustrante. La discrepanza tra progettualità e capacità esecutive del bambino può portare ad un disinvestimento nei confronti dell’attività ludica, un atteggiamento che può provocare con il passare del tempo ad una generale diminuzione della motivazione a interagire con l’ambiente circostante, a rapportarsi e a comunicare con gli altri. Il ricorso a semplici adattamenti di comuni giocattoli, la messa a punto di strategie facilitanti ed il ricorso a giocattoli progettati per bambini con bisogni speciali permettono di restituire a questi bambini il piacere e le opportunità offerte dalle attività ludiche.

 

Obiettivi:

Obiettivo dell’incontro è quello di illustrare diverse strategie di adattamento o scelta di giocattoli

per bambini con disabilità.

 

Contenuti:

· Introduzione: Funzioni, tipologie e stadi evolutivi del gioco. Valutazione delle abilità di gioco nell’ICF CY

· La deprivazione ludica del bambino con handicap grave: barriere fisiche sociali e personali · Strutturazione del setting ludico

· Lo studio della postura per le attività di tipo ludico, il posizionamento del giocattolo ed altri adattamenti per l’accessibilità dell’ambiente di gioco

· La scelta del gioco (causa –effetto, simulazione, costruzione, narrazione, attività artistiche e musicali)

· La scelta del giocattolo: adeguatezza rispetto alle abilità motorie, cognitive e sensoriali, resistenza, durevolezza, sicurezza, grado di interattività e di controllo autonomo da parte del bambino

· Adattamenti e modifiche di giocattoli di uso comune

· Gli ausili e le tecnologie assistive per l’adattamento dei giocattoli

· Task analysis dell’attività di gioco e messa a punto di strategie facilitanti

· Giochi interattivi e multimediali: l’adattamento della postazione, la scelta dei software

· Strategie di comunicazione aumentativa e alternativa per le attività ludiche con bambini con compromissioni severe del linguaggio parlato

· Le esperienze dei centri specializzati, riferimenti istituzionali

Destinatari:

Destinatari: insegnanti della scuola dell’infanzia e del primo ciclo della scuola primaria; professionisti della

riabilitazione in età evolutiva

 

SEMINARIO

 

 

Focus sulle nuove tecnologie: tablet e smartphone

 Dott.ssa Daniela Jurcic (consulente Tecnologie Assistive)

I tablet e le app come strumenti per promuovere l’apprendimento e l’integrazione:

· ricerca: lo stato dell’arte

· la scelta del supporto

· le app didattiche

· come cercare e come scegliere una app

· adattamenti hardware e software

  • Docente: Dott.ssa Cristina Sassi
  • Collaborazione: CTRH “A.UGO”, Palermo
  • Quando: Giovedi 03 Aprile 2014, 22:00
  • Durata: 12 ore
  • Dove: presso la sede dell'Ente committente
  • Quota: Gratuito. Iscrizione obbligatoria