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Esperienze di Teleriabilitazione

Esperienze di Teleriabilitazione

del: 30/07/2020

Federica Ebau, Progettiamo Autonomia

L’8 Marzo 2020, il Presidente del Consiglio firma un decreto sulle misure urgenti di contenimento del Coronavirus.
Elimina le precedenti zone rosse, e cioè i Comuni focolaio dell’epidemia della Lombardia e del Veneto, e suddivide il Paese sostanzialmente in due aree.
La prima, per la quale sono previste misure più restrittive a causa della maggiore diffusione del virus, comprende la Lombardia e le province emiliano-romagnole di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Rimini, oltre a quelle di Pesaro e Urbino nelle Marche, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli in Piemonte e Padova, Treviso, Venezia in Veneto.
Le misure contenute nel decreto dovevano essere valide dall’8 marzo al 3 aprile.
Nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, la sospensione di nidi, scuole e Università rimane invece in vigore fino al 15 marzo.

La nostra azienda, oltre ad adottare misure adeguate per mettere in sicurezza i dipendenti, si è posta il problema di come continuare ad offrire supporto tecnico alla fitta rete di centri di riabilitazione con cui collabora, oltre a tutti gli utenti: adulti e bambini, obbligati a stare in casa senza poter portare avanti le proprie attività di riabilitazione.
Questo stop avrebbe comportato gravi danni. Nella riabilitazione ed in particolare nella riabilitazione neuromotoria è importante la continuità terapeutica, la ripetitività e l’intensità dei trattamenti. Spesse volte i pazienti affetti da patologie neurologiche hanno bisogno di sfruttare finestre temporali precise per modificare la propria condizioni.
Da gennaio 2020, Progettiamo Autonomia Robotics aveva iniziato a collaborare con Neofect: azienda Sudcoreana che sviluppa e produce dispositivi per la neuroriabilitazione.
Ci siamo accorti che uno dei dispositivi proposti poteva sposarsi perfettamente con il concetto di “Teleriabilitazione”.
La definizione di teleriabilitazione è: attività assistenziale e riabilitativa domiciliare erogata tramite soluzioni tecnologiche, combinando esercizi di realtà virtuale con la telepresenza del terapista.
La telepresenza del terapista può essere possibile anche tramite videochiamate whatsapp/facetime/skype.

In realtà la riabilitazione stava già andando in questa direzione e pionieri in Italia sono stati i Centri Don Gnocchi.
I benefici possono essere molti, tra cui: deospedalizzazione e continuità di cura, diminuzione liste d’attesa, ottimizzare i tempi, contenere i costi, sopperire a necessità pratiche e logistiche, motivazione del paziente.

Smart Glove di Neofect era perfetto per esser inviato a casa dei pazienti, sotto indicazione di medici specialisti.
In questo modo avremmo potuto supportare gli operatori e persone disabili che si trovavano ad affrontare un periodo di quarantena in casa senza aver accesso ai servizi di fisioterapia e riabilitazione.

Risale al 19 marzo la prima riunione Area Manager di Progettiamo Autonomia, finalizzata ad un confronto sull’idea di proporre ad ospedali e centri di riabilitazione di selezionare i pazienti idonei ad utilizzare Smart Glove, inviare a casa di questi i kit, fare installazione ed istruzione all’uso da remoto ed iniziare le sessioni in telepresenza insieme agli operatori che avevano in carico i pazienti.

Smart Glove è un sistema di biofeedback costituito da un guanto in silicone che viene indossato e collegato tramite bluetooth ad un software.
SG Può essere connesso ad uno schermo e ad un tablet in modo da facilitarne il trasporto ovunque.

guanto smart glove

Smart Glove è privo di motori e consente una riabilitazione totalmente attiva da parte del paziente: permette di effettuare correttamente esercizi di riabilitazione attraverso il gioco e fornisce un feedback real time.

smart glove sport

E’ dotato di accelerometro e sensori di estensione che rilevano e registrano i movimenti della mano (deviazione radiale/ulnare, flesso-estensione di polso, flesso-estensione delle dita e prono-supinazione), rilevando anche i movimenti più leggeri.

smart glove sensori

È indicato per patologie neurologiche con deficit della motricità dell'arto superiore.

La motivazione è data da 45 Serious Games, sempre aggiornati, pensati per divertire e motivare l’utilizzatore.
I giochi possono essere selezionati in base alla tipologia (cognitivo, coordinazione, AROM, timing) e ai movimenti indicati (prono-supinazione, flesso-estensione polso, flesso-estensione dita, deviazione radiale e ulnare, complessi)
E’ possibile raccogliere una valutazione obiettiva tramite un report di facile utilizzo in modo da consentire una gestione efficiente del processo di riabilitazione.

smart glove attività


Grazie ad un approfondito sistema di reportistica è possibile tener monitorata l’attività del paziente e poter dimostrare ogni piccolo cambiamento così da personalizzare la terapia in base all’andamento dello stesso.

report smart glove

L’attività di divulgazione ha avuto inizio il 31 marzo con la prima video presentazione con l'equipe riabilitativa di un ospedale universitario. Pochi giorni dopo abbiamo inviato loro un kit per iniziare a lavorare con il primo paziente: un adulto affetto da esisto di stroke ricoverato presso il reparto di medicina fisica e riabilitativa.

Nei giorni a seguire abbiamo tenuto altre 15 video - presentazioni.
La proposta che abbiamo avanzata è stata di offrire kit in comodato gratuito da utilizzare con i pazienti in modo da poter affrontare da remoto la riabilitazione
Grazie a Smart Glove è possibile oltre che effettuare la riabilitazione, anche tener monitorata l’attività grazie a report che ci hanno permesso di capire l’andamento della terapia ed eventuali miglioramenti.

Grazie al supporto del nostro fornitore, nel giro di qualche giorno abbiamo attivato in Italia otto training: la maggior parte di questi con bambini.
Il ciclo di utilizzo è durato un mese ed alla fine di questo abbiamo attivato un secondo ciclo con altri pazienti.

Il lavoro è stato impegnativo da parte di tutti noi, ma soprattutto da parte degli operatori che hanno in carico i pazienti e dalle loro famiglie.

Possiamo dire ad oggi di essere assolutamente soddisfatti dati gli ottimi riscontri ottenuti. Nella speranza che la teleriabilitazione diventi sempre più pratica comune, continueremo a supportare i pazienti e gli operatori in questa fase così unica e complessa in cui ci troviamo a vivere e lavorare.

Federica Ebau

Progettiamo Autonomia Robotics S.r.l.

e-mail: ebauf@parobotics.it

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