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QUANDO CALA LA VISTA E L'OCCHIALE NON BASTA
del: 21/06/2012
L'ultima volta, parlando in senso lato degli ausili per ipovedenti, avevo lasciato i lettori di questa newsletter con la promessa di approfondire la scelta di un videoingranditore. Non so se sarò di parola oppure no; fattosta che questa volta vi racconterò di un nuovo progetto che parla di centinaia di videoingranditori.
"Quando cala la vista e l'occhiale non basta: videoingranditori.org; 500 videoingranditori a portata di click".
E' questo lo slogan. In realtà i lettori più attenti dovrebbero averne già avuto notizia nel numero di marzo di questa newsletter, quando i segugi di Leonardo ausili :-) avevano già odorato la novità e l'avevano inserita come "avviso ai naviganti".
Tutto è nato agli inizi di febbraio, quando nella mailing-list Ipovisione si è parlato di videoingranditori e della necessità di confrontare impressioni, esperienze e valutazioni. Qualcuno lamentava la mancanza di un mercatino; i veterani della materia invece si lasciavano andare in emozionati ricordi relativi ai primi rudimentali apparecchi.
E' così che, riconsiderando la passata esperienza come ideatore e coordinatore del "servizio Tommaso", ho deciso di concretizzare tutte queste istanze. Ho acquistato lo spazio web, creato la struttura del sito e incominciato a cercare le informazioni relative a tutti i videoingranditori possibili e immaginabili reperibili sul mercato italiano e internazionale.
Ritenevo che le informazioni relative ai 30-35 apparecchi messi a disposizione dal "servizio Tommaso" rappresentassero già una considerevole base di partenza per il nuovo sito; sapevo che quelli distribuiti in Italia sono solo una parte dei videoingranditori disponibili e immaginavo che in tutto si sarebbe potuto arrivare a 150-200 apparecchi.
Col proseguire delle ricerche mi sono reso conto ben presto che le cose stavano parecchio diversamente e che alla fine i numeri sarebbero stati ben superiori.
Per prima cosa ho chiesto a Corrado Siri, appassionato della prima ora di videoingranditori, di darmi una mano nella ricerca. Intuendo poi che si sarebbe trattato di un progetto più unico che raro e che sarebbe stato utile avere qualcuno che si occupasse della divulgazione e diffusione dell'iniziativa, ho chiesto a Elvezia Lanfranconi di mettere a disposizione della causa la sua loquacità. Rendendomi conto che anche gli smartphone possono fungere da videoingranditori tascabili (a dire il vero in modo rudimentale) o comunque da lenti d'ingrandimento digitali, ho chiesto a Massimiliano Martines di testare le applicazioni Android dedicate (io ho provato direttamente quelle per iPhone). Più di recente ho scoperto che Luis Montaño ha già pubblicato delle recensioni a tema sul suo sito, così gli ho chiesto di poterle riportare e, comunque, di non farci mancare il suo contributo.
Così, in circa quattro mesi, ha preso forma; uno strumento di supporto, informativo e di documentazione, anche storica, per ipovedenti, familiari, docenti, datori di lavoro, operatori sanitari e socio-assistenziali. Uno spazio indipendente e non commerciale, dove oltre alle caratteristiche tecnico-funzionali degli apparecchi, contano le persone, le loro esperienze, esigenze, desiderata, entusiasmi e delusioni.
Il sito censisce e cerca di recensire videoingranditori da tavolo, trasportabili, portatili, tascabili con e senza manico, apparecchi da collegare a un monitor, alla TV o al PC, apps per smartphone e dispositivi in grado di vocalizzare il testo ingrandito.
Ma non finisce qui; è possibile trovare anche: video dei modelli più recenti, indice per immagini degli apparecchi, la funzione cerca per orientarsi fra le magmatiche caratteristiche di modelli, esperienze d’uso, mercatino, documentazione e approfondimenti, memorie, e altro si aggiungerà pian piano.
A proposito di caratteristiche magmatiche dei modelli, non pensiate che la ricerca sia stata facile, veloce e lineare: la carenza è l'approssimazione delle informazioni è spesso disarmante.
Ricavare i dati per la redazione delle schede relative ai 500 apparecchi presenti, ha comportato lo spulciare circa duemila schede di vari produttori e distributori, quasi sempre stranieri, alla ricerca dei dati da inserire nella nostra griglia.
Nel 95% dei casi la presentazione o descrizione dell'apparecchio rappresenta i tre quarti di quello che si può leggere su ciascun dispositivo.
Quasi sempre i toni sono entusiasti ed enfatici. Tutti gli apparecchi sono i primi o i soli al mondo a mettere a disposizione quella particolare funzione che rivoluzionerà la vita degli ipovedenti.
In qualche caso è stato anche vero; ma le schede in questione vengono redatte e mai più riviste, col risultato che dopo qualche tempo altri apparecchi mettono a disposizione le stesse funzioni e dopo un po' ci si accorge che tutti i dispositivi, in modo più o meno diverso, permettono di fare grossomodo le stesse cose...
Sono stati necessari perciò tre mesi e mezzo per cercare di ricavare l'essenziale dal ridondante, fumoso, ripetitivo e inutile.
Non è un caso quindi che i visitatori non troveranno il campo "Descrizione" nelle schede degli apparecchi: le informazioni, quando presenti, sono più efficacemente e immediatamente rintracciabili nei relativi campi di pertinenza.
Non è stato facile, ma pur con le molte precisazioni e i molti dettagli, il risultato è un'esposizione delle caratteristiche tecniche e funzionali il più possibile essenziale, immediato ed alla portata di tutti.
Cerchiamo di mettere a disposizione le informazioni nel modo in cui gli stessi interessati vorrebbero venissero loro presentate.
Sarebbe bello, utile e necessario poter disporre direttamente degli apparecchi di cui parliamo, così potremmo completare le molte lacune presenti nelle schede, causate dall'approssimazione con cui vengono redatte le presentazioni da parte di produttori e distributori, ma non abbiamo nè gli spazi nè le risorse delle realtà strutturate.
Le istituzioni e le associazioni comunque più attrezzate di noi a livello di spazi, risorse finanziarie e professionalità legalmente riconosciute non sono state in grado di creare uno strumento comee quando ci hanno provato i risultati sono stati inferiori a livello quantitativo e qualitativo.
Oltre a rappresentare l'utile strumento che molti ipovedenti, famiglie ed addetti ai lavori stanno imparando a conoscere, evidenzia anche questa crescente distanza tra quello che servirebbe veramente e quello che si fa.
Detto ciò, interlocutori privilegiati di videoingranditori.org sono proprio le istituzioni, le associazioni di categoria (disabili visivi, familiari, anziani...), quelle professionali degli addetti ai lavori (oculisti, ortottisti, ottici, medici in genere, operatori scolastici e socio-assistenziali), nonchè il mondo dei media, della divulgazione e della cultura. La circolazione di informazioni presentate in modo chiaro e sintetico è il primo e più efficace strumento per "vedere meglio" e stimolare la formazione di un proprio "punto di vista".
I prossimi e più immediati obiettivi oltre al citato impegno nella divulgazione del progetto, sono l'ampliamento delle funzionalità di ricerca e, finalmente, la redazione del famigerato "La scelta di un videoingranditore"...
Alla prossima! E
Franco Frascolla info@videoingranditori.org