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FORMAZIONE A DISTANZA E TELELAVORO: alcune esperienze
del: 25/11/1999
Formazione a distanza
La formazione a distanza si riferisce principalmente alla formazione attraverso le tecnologie multimediali senza frequentare l’ambiente scolastico.
Le lezioni scolastiche possono essere infatti seguite da casa propria in diretta grazie a teleconferenze tramite internet; è possibile anche cercare informazioni all’interno dei filmati della lezione, oppure scegliere a proprio piacimento la lezione che si desidera. Basta quindi possedere un computer multimediale e una connessione a internet.
Volendo fare un esempio, prendiamo in considerazione il progetto Mediateca ELIS (sito internet: http://mediateca.elis.org): è un sistema di fruizione via Internet di lezioni filmate, in diretta o registrate.
Con l’utilizzo di un PC multimediale collegato ad Internet, è infatti possibile realizzare una sorta di Mediateca intesa come biblioteca e base di conoscenza fruibile in modo semplice, senza porre particolari vincoli alle modalità di accesso.
L’obiettivo della Mediateca ELIS è quello di recuperare la lezione tradizionale in aula, per fruirla a distanza.
ELIS ha sviluppato nel 1997 una metodologia di conversione rapida per portare tali contenuti su Internet, alla portata di qualsiasi connessione: il sito del progetto è chiamato Multimedia Production Process (MPP).
L’idea chiave è usare in combinazione lo streaming video (immagine piccola pochi fotogrammi al secondo) con la visualizzazione statica a grande dimensione delle immagini mostrate dal professore (lucidi grafici lavagna).
Il docente svolge la sua lezione normalmente utilizzando lucidi e lavagna, viene ripreso da un operatore mediante una telecamera installata a soffitto e controllata a distanza.
L’immagine in movimento è inviata al codificatore "RealVideo" e da lì al "RealServer". Lo studente remoto potrà così seguire nel suo browser il filmato.
Con il sistema Mediateca ELIS è quindi possibile costituire una videoteca di materiale didattico disponibile sempre con costi di realizzazione e di distribuzione molto bassi.
Il primo utilizzo di tale sistema è avvenuto negli anni ‘98/’99 da studenti del corso "Linguaggi e Tecnologie Multimediali" a Roma e a Milano; a questi poi si aggiungono altri studenti "a distanza".
Tra gli iscritti vi sono chiaramente disabili e persone disagiate impossibilitate a frequentare scuole specializzate.
Un altro esempio di notevole importanza è il progetto nato nell’anno 1999 "Nettuno: l’Università da guardare, sfogliare, da navigare".
Con il Network per l’Università "NETTUNO", oggi non è più necessario andare all’Università ma è l’Università che va dallo studente.
L’Università a distanza, infatti, è una realtà dedicata a chi lavora, a chi ha problemi negli spostamenti o a chi vuole conseguire gli unici Diplomi Universitari a Distanza conferiti dalle Università pubbliche.
Questo progetto offre la possibilità di ottenere tutte le informazioni sui diplomi universitari con relativi piani di studio di tutte le università europee.
Ad esempio per l’anno accademico ‘98/99, "NETTUNO" offre una panoramica sui corsi universitari a distanza dell’area Umanistica, Economica, di Architettura e di Ingegneria.
"NETTUNO" può essere consultato al sito Internet http://nettuno.stm.it/main.html.
Risulta a questo punto evidente che la nascita di uno strumento così versatile amplia notevolmente le possibilità di formazione di un disabile, soprattutto se si tratta di una persona con difficoltà di spostarsi da casa o da un ospedale. Si apre in questo modo un ampio ventaglio di opportunità non solo legate all’ambito didattico, ma anche legate al settore lavorativo, per il disabile. Basta quindi puntare davvero l’attenzione a strumenti che siano semplici e che consentano un facile accesso. del mondo.
Telelavoro
Il Telelavoro è conosciuto nei paesi stranieri come "Telework o Telecommute" ed è fondamentalmente un modo di lavorare rimanendo distanti dall’ufficio o dall’azienda facendo uso di sistemi informatici e reti di comunicazione.
Prendiamo come esempio il "Telelavoro da casa": il lavoratore, utilizzando un computer, un fax e altri specifici strumenti, può svolgere i suoi compiti senza doversi spostare da casa propria, ma semplicemente facendosi recapitare il lavoro da svolgere, che verrà in seguito inviato sotto forma di file all’ufficio.
Utilizzando gli strumenti disponibili grazie a Internet, un disabile ha la possibilità di socializzare in maniera autonoma senza essere posto in situazioni di disagio e di inferiorità e il telelavoro può consentirgli l’inserimento in una vita lavorativa attiva in situazioni in cui gli spostamenti fisici sarebbero problematici o impossibili.
I primi passi compiuti in questo senso sono avvenuti in alcune reti civiche di Roma Milano e Bologna, all’interno delle quali sono state messe a disposizione strutture informatiche telematiche adeguate per permettere il collegamento gratuito sulla rete Internet. Il primo sito Internet creato per questa realtà è (http://www.mclink.it/mclink/handicap/) e per il Telelavoro è (http://www.mclink.it/telelavoro).
L’obiettivo da raggiungere è la fornitura dell’hardware necessario al disabile, compreso l’accesso alla rete, e la costituzione di un nodo Internet di riferimento dedicato alle problematiche e alla assistenza dei disabili in Italia.
A riguardo del telelavoro ho avuto la possibilità di vedere da vicino di che cosa si tratta e quale sia la sua funzionalità.
L’associazione UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) di Monza circa un anno fa ha dato inizio a questo progetto di telelavoro con un gruppo di ragazzi e ragazze con situazioni di handicap fisico.
Il loro lavoro è iniziato con un corso di formazione di mille ore (gestito dall’Istituto Gamma che si occupa di formare le persone con handicap per permette loro di lavorare tramite il telelavoro), comprendenti materie ben specifiche quali l’inglese, l’informatica di base, la comunicazione, la telematica, l’analisi e la creazione di programmi.
Queste lezioni vengono seguite da ogni singolo soggetto da casa propria: nel momento in cui l’utente si collega alla rete Internet all’ indirizzo http://corsi xquasar.it, inserisce il proprio codice personale (password) per poter accedere alla lezione.
Al termine di ogni singola lezione il candidato deve affrontare un esame costituito da un test, il quale certifica la sua preparazione e gli permette di ottenere la "chiave d’accesso" per le lezioni successive.
Al termine di tutto il corso avrà inizio il lavoro vero e proprio che potrà per esempio comprendere la creazione di pagine WEB, oppure il collegamento diretto con aziende per gestire il resoconto economico e tante altre opportunità.
Il grande vantaggio del telelavoro è sicuramente determinato dal fatto di poter seguire le lezioni e successivamente di essere in grado di lavorare direttamente a casa propria: una opportunità che apre orizzonti interessanti per una completa integrazione dei soggetti disabili.
Stefania Della Bernarda stefydb@libero.it