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NUOVE DISPOSIZIONI SUI REQUISITI DI ACCESSIBILITA' DEGLI STRUMENTI DIDATTICI E FORMATIVI...

del: 29/07/2008

Dott.ssa Francesca Caprino

Un'importante novità in materia di accessibilità degli strumenti didattici arriva dal fronte normativo.

Lo scorso 30 Aprile, il Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica amministrazione, il Ministero della Pubblica Istruzione e il Ministero dell'Università' e della Ricerca hanno di concerto emanato un nuovo testo di legge che specifica in dettaglio quali siano i requisiti tecnici di accessibilità, intesa come capacità dei sistemi informatici di essere fruiti anche da parte di chi per un deficit funzionale debba utilizzare ausili informatici o particolari configurazioni del sistema, da applicarsi al materiale didattico e formativo in formato digitale (software didattici, libri in formato digitale ed altro).

Sul solco della cultura inclusiva propria della scuola italiana, questo testo afferma la necessità di poter disporre, da parte degli insegnati, di strumenti altamente personalizzabili sulla base delle abilità e dei bisogni degli allievi.

Il decreto mira dunque a garantire con misure chiare il diritto all'informazione e all'educazione da parte dei tanti studenti con bisogni speciali come i bambini e ragazzi con deficit della vista, che utilizzano software di ingrandimento dello schermo o sintesi vocali (utilizzate anche dai dislessici), o come i tanti studenti con disabilità motoria che non potendo usare il mouse, o potendolo usare solo parzialmente, accedono al computer per mezzo di tastiere e mouse speciali, sensori o altri tipi di ausili hardware.

Sul tema dell'accessibilità dei software è stata recentemente condotta una ricerca a partire dal Sottogruppo di lavoro sul Software (SoSo) del GLIC (Gruppo di Lavoro Interregionale fra i Centri ausili informatici ed elettronici per la disabilità) con l'Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR. In particolare il GLIC ha valutato, attraverso una griglia appositamente costruita, l'accessibilità di 70 diversi software didattici presenti sul mercato italiano. L'accessibilità è stata valutata, con un approccio incentrato sull'utente finale, mettendo in relazione i prodotti selezionati con diversi tipi di disabilità (motoria, cognitiva, visiva, uditiva e di apprendimento), accertando il rispetto dei requisiti indicati dalla legge 4 del 2004 e verificando la compatibilità con periferiche di input speciali (mouse, tastiere, sensori ecc.) e le caratteristiche dei sistemi di output (audio, video, stampa). Non sono stati incoraggianti i risultati che hanno evidenziato le gravi carenze di molti software sul piano dell'accessibilità e dell'usabilità generale sottolineando la forte necessità, da parte dei produttori, di poter disporre di strumenti metodologicamente fondati per la messa a punto di materiale didattico adeguato alle necessità degli studenti.

 

Un passo indietro

Questo pronunciamento legislativo fa seguito alla legge 4 del 2004 (Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici – meglio nota come legge Stanca) che già stabiliva l'obbligo, da parte dei soggetti pubblici, ivi compresi gli istituti scolastici, all'acquisto di materiale didattico software accessibile e ai successivi decreti attuativi di questa norma ( D.P.R 75 del 2005 ) che identificava: “ criteri ed i principi operativi ed organizzativi generali per l'accessibilità, ovvero le modalità con cui può essere richiesta la valutazione, i criteri per l'eventuale partecipazione del richiedente ai costi dell'operazione, il logo con cui è reso manifesto il possesso del requisito dell'accessibilità, le modalità con cui può essere verificato il permanere del requisito stesso”.

In questa normativa, alla cui stesura ha partecipato attivamente il CNIPA (Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione), sono state precisate anche le modalità di controllo e di sorveglianza dei requisiti di accessibilità.

 

Le caratteristiche di accessibilità dei libri di testo e dei software didattici

Presentiamo qui di seguito una sintesi dei requisiti previsti per i libri di testo in formato digitale ed i software didattici

 

Libri di testo in formato digitale

Al fine di consentire il corretto ordine di lettura, i libri di testo in formato digitale dovranno seguire la struttura logica del libro di testo (capitoli, paragrafi e relativi stili di paragrafo) preservando, fin dove possibile, le caratteristiche del testo originale, anche nel caso in cui eventuali blocchi o colonne di testo debbano essere rimossi per essere presentati in modo lineare.

I testi dovranno essere completati da un sommario navigabile che colleghi l'utilizzatore direttamente con i contenuti (capitoli, paragrafi, tavole, appendici o altro) correlati. Deve inoltre essere possibile poter tornare all'indice o al sommario per mezzo di collegamenti ipertestuali. Allo stesso modo, le note a piè di pagina o altri elementi (ad esempio box e schede di approfondimento) devono contenere dei link di rimando all'elemento corrispondente del testo principale.

Immagini o altri elementi grafici che rappresentino dei contenuti di testo devono essere evitati. Qualora non sia possibile eliminare del tutto gli elementi grafici sarà necessario porvi a corredo esplicite didascalie numerate che ne illustrino le funzioni e contenuti.

Il testo digitale deve poter essere fruito per mezzo di programmi di lettura e di visualizzazione (software di ingrandimento per P.C., sintesi vocali ecc.) garantendo la possibilità di modificare caratteristiche quali i colori dei caratteri e dello sfondo.

L'utilizzatore deve poter utilizzare i testi digitali per mezzo di tecnologie assistive (come ad esempio i sensori, o altre periferiche speciali).

 

Le caratteristiche di accessibilità del software didattico

Il sistema dovrà mantenere le impostazioni prescelte dal singolo utente (ad esempio il contrasto, le impostazioni del mouse e della tastiera), garantendo in ogni caso la possibilità di personalizzare queste informazioni.

In tutte le applicazioni che prevedono un certo lasso di tempo per lo svolgimento dell'attività (ad esempio per l'esecuzione di un esercizio o per la consultazione di un testo), il parametro temporale dovrà poter essere regolato. Allo stesso modo, tutti i programmi che presentano degli elementi in movimento (ad esempio figure che devono essere riconosciute) devono consentire la regolazione della velocità.

 

Tutti gli elementi del testo (dimensioni e colore del carattere, colore dello sfondo) devono poter essere completamente personalizzabili, così come i parametri del paragrafo (ad esempio interlinea e lunghezza della riga). Deve inoltre essere data all'utente la possibilità di poter scegliere tra testi a caratteri maiuscoli o minuscoli.

Anche altri elementi come i pulsanti, le barre dei menu e quelle di scorrimento devono poter essere modificate nelle dimensioni e nell'aspetto grafico generale.

Se il programma prevede delle consegne scritte (istruzioni, suggerimenti ecc.) che guidano l'alunno nell'esecuzione dell'attività, queste ultime devono essere accompagnate da consegne in formato alternativo (icone, simboli, riproduzioni vocali).

Le parti di testo, nel rispetto dei diritti d'autore, devono poter essere esportabili e predisposte per essere stampate ingrandite o in braille.

Le immagini contenute nei programmi, in particolare nel caso di grafici diagrammi o carte geografiche, devono poter essere personalizzate nei loro principali elementi costitutivi (spessore delle linee, colori, dimensioni). Per tutte le immagini complesse o importanti dal punto di vista dell'informazione deve poter essere prevista la possibilità di visione a tutto schermo.

Per quanto riguarda i suoni , deve esserci la possibilità di regolare il volume o di escluderlo del tutto. Deve assolutamente essere evitato il sovrapporsi di voci e altri suoni come le musiche.

I feedback positivi o negativi correlati allo svolgimento dell'attività da parte dell'allievo, specie se di forte impatto percettivo, devono poter essere personalizzabili per evitare reazioni avversive da parte di alcune tipologie di utenti (come ad esempio i soggetti con diagnosi di autismo).

I percorsi didattici proposti dai programmi devono poter essere personalizzabili sul piano della difficoltà e prevedere delle facilitazioni in modo da consentire all'insegnante di predisporre per gli alunni con problemi di apprendimento delle attività quanto più simili possibile a quelle dei compagni.

 

Conclusioni

 

La nuova normativa, specificando le caratteristiche tecniche dei prodotti destinati alla didattica e alla formazione, segna un significativo passo avanti nel diritto allo studio e all'informazione delle persone con disabilità raccogliendo gli input provenenti dalla ricerca scientifica in questo campo e le istanze portate avanti dai disabili stessi (pensiamo ad esempio ai tanti studenti con deficit della vista che utilizzano il computer come strumento indispensabile per lo studio).

Rimangono a nostro avviso alcuni punti di criticità in alcuni enunciati che hanno il sapore di mere raccomandazioni non vincolanti e nel nodo, ancora irrisolto, del diritto d'autore che tuttora limita fortemente la fruizione dei testi in digitale.

 

Dott.ssa Francesca Caprino

 

Riferimenti utili

Articoli presenti sul nostro sito

Abbattere le barriere sul web: creare siti accessibili

/archivio49.htm

Software didattici: come superare la barriera del mouse

/archivio21.htm

Accessibilità e usabilità dei sistemi operativi: cosa cambia con il centro di accesso facilitato di Windows Vista

/archivio97.htm

E-book ed audio libri: un'alternativa alla lettura tradizionale per persone con deficit visivi o disturbi specifici dell'apprendimento /archivio99.htm

Utilizzo del libro digitale nei casi di disturbi sensoriali e dell'apprendimento

/archivio55.htm

 

Bibliografia essenziale

Benigno V., Candiani V., Caruso G., Tavella M., L'accessibilità: problema solo tecnico?, TD Tecnologie Didattiche, 39, 3, 50-56, 2006

Besio S., Laudanna E., Potenza F., Ferlino L. Occhionero F. (2008). Accessibility of Educational Software:formevalution to guidelines . In Proceedings of 11th International Conference on Computer Helping People With Special Needs. Springer Berlin/ Heidelberg.

 

Besio S., Ferlino L.,(2007) Valutare l'accessibilità del software didattico: una proposta dei Centri Ausili, In: Andronico A.,Casadei G., Atti Didamatica 2007 Informatica per la didattica, vol.II, pp.711-719, Soc.Editrice Asterisco snc

Besio S., Ferlino L., (2007) Accessibility of Educational Software: from the Technical to the User's Point of View, G. Eizmendi, J.M. Azkoitia, G. Craddock (eds), Challenges for Assistive Technology – Proc. AAATE 07-9th Eur. Conf. for the Advancement of Assistive Technology in Europe, Vol. 20, pp 844-849

Bocconi S. Accessibilità degli strumenti didattici e formativi come fattore di inclusione e qualità. Handimatica 2006 atti del Convegno.

http://streaming.cineca.it/handimatica2006/testo/bocconi.pdf

Bocconi, S., Dini, S., Ferlino, L., Ott, Le nuove barriere tecnologiche: a proposito di accessibilità del Software Didattico, TD Tecnologie Didattiche 39/2006

 

Link

Decreto del Presidente della Repubblica, marzo 2005, n. 75.

Regolamento di attuazione della legge 9 gennaio 2004, n. 4 per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici.

http://www.pubbliaccesso.gov.it/normative/regolamento.htm

Decreto ministeriale 30 aprile 2008.

Regole tecniche disciplinanti l'accessibilità agli strumenti didattici e formativi a favore degli alunni disabili

http://www.pubbliaccesso.gov.it/normative/DM300408.htm

Servizio Documentazione Software Didattico, Istituto Per le Tecnologie Didattiche del CNR

http://www.sd2.itd.cnr.it/

 

GLIC Gruppo di Lavoro Interregionale fra i Centri ausili informatici ed elettronici per la disabilità

http://www.centriausili.it/

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