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Ipoacusia neurosensoriale e CAA: nuovi strumenti e strategie
del: 02/04/2021
Per ipoacusia neurosensoriale (SNHL) si intende una perdita uditiva presente dalla nascita dovuta ad una disfunzione dell’orecchio interno e/o del nervo uditivo.
L’incidenza è di 1 bambino ogni 1000 nati, infatti risulta essere una delle patologie sensoriali più comuni, .
Per quasi la metà dei casi la causa è di tipo genetico. Spesso questo tipo di ipoacusia si inserisce in un quadro clinico più complesso, risultando uno dei sintomi di specifiche sindromi quali la Sindrome di Down o la Sindrome di Turner.
Il restante 50% dei casi è dovuto a diverse possibili infezioni trasmesse al bambino in utero.
Tra le principali conseguenze che possono interessare un bambino con questo specifico deficit troviamo la mancanza o l'alterato sviluppo del linguaggio, conseguente alla privazione da stimoli sonori e uditivi. Tale limitazione può avere un impatto importante anche sulla qualità della vita del bambino, influenzando le sue abilità sociali ,l’interazione con i suoi coetanei e il suo apprendimento.
Una diagnosi ed un trattamento precoce pertanto sono fondamentali per limitare al massimo questo tipo di conseguenze.
L’ipoacusia neurosensoriale può essere trattata con l’impianto cocleare (specialmente nei casi di ipoacusia grave e profonda), l’uso di protesi acustiche (nei casi di entità più lieve e moderata) e trattamenti logopedici per favorire lo sviluppo linguistico e comunicativo.
Per compensare la difficoltà comunicativa le tecnologie di oggi ci offrono un valido aiuto, potendo contare su dispositivi e software di comunicazione in grado di aumentare la possibilità di espressione comunicativa del bambino.
Abbiamo sperimentato con diversi software la validità della CAA come mezzo per la comunicazione in bambini affetti da ipoacusia neurosensoriale, creando per loro contenuti specifici e personalizzati, in particolare con il software Mind Express 5.
Tra le diverse personalizzazioni possibili abbiamo utilizzato tutte quelle che ci permettono di offrire al bambino feedback visivi piacevoli, stimolanti e interattivi, non potendo contare sulla percezione degli stimoli sonori.
Prima di tutto si è impostato l'ingrandimento e la colorazione della cella una volta che questa viene selezionata.
In questo modo al bambino viene sottolineata la sua scelta come avverrebbe con la riproduzione della sintesi vocale, senza necessariamente dipendere dall’ascolto di quest’ultima.
E’ possibile assecondare le preferenze del bambino facendogli scegliere l’aspetto con cui la cella apparirà (colore, forma, dimensione..), rendendo in questo modo il dispositivo uno strumento di suo gradimento favorendo il suo utilizzo nella quotidianità.
Abbiamo inoltre inserito GIF animate personalizzate per quando viene completata un’attività o un gioco, un feedback visivo particolarmente stimolante per il bambino. In questo modo è possibile evidenziare l'entusiasmo del momento per rafforzare la comprensione del legale tra la situazione e la modalità con cui esprimersi nello specifico contesto, legame che non è scontato creare nel momento in cui viene meno la possibilità di percepire stimoli sonori come complimenti o rinforzi verbali.
Favorire la comunicazione e l’inclusione sociale di bambini affetti da ipoacusia neurosensoriale risulta particolarmente complesso in un momento storico come quello in cui viviamo oggi.
La pandemia ha reso necessario l’uso quotidiano e costante della mascherina davanti alla bocca, rendendo impossibile la lettura del labiale e legando ancora di più la comunicazione al canale sonoro.
Per poter arginare in minima parte il problema molte realtà hanno iniziato a utilizzare mascherine e visiere trasparenti.
Altre strategie da mettere in campo per aiutare la comprensione comunicativa da parte di persone affette da ipoacusia anche in questa particolare situazione è di accompagnare alla comunicazione verbale gesti, movimenti di parti del corpo ed espressioni facciali significative rispetto al contesto e l’intenzione comunicativa.
La LIS (Lingua Italiana dei Segni) è la lingua che utilizza proprio il canale visuo-gestuale per la comunicazione. E’ possibile inserire un vocabolario dei propri segni anche animati in alcuni software di comunicazione come Mind Express 5, così da condividerne il significato anche con chi non li conosce grazie alla riproduzione della sintesi vocale per verbalizzarne il significato.
In un prossimo approfondimento tratteremo il tema della sottotitolazione che rappresenta un’importante risorsa per le persone alfabetizzate con problemi di udito.
Bibliografia e sitografia
https://www.telethon.it/cosa-facciamo/ricerca/malattie-studiate/sordita-ereditaria
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Elisa Medici - Terapista Occupazionale